Eitan rapito, accordo con la Procura Il nonno patteggia venti mesi

Shmuel Peleg patteggia venti mesi e un indennizzo di 50mila euro per il nipote. Domani il verdetto del Gup

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di Nicoletta Pisanu

I legali di Shmuel Peleg, 53enne nonno di Eitan Biran, sei anni, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, e la Procura di Pavia hanno raggiunto un accordo e chiesto formalmente di patteggiare per i reati di sequestro di persona e sottrazione di minore contestati a Peleg. L’istanza è stata avanzata ieri mattina al Gup di Pavia Pietro Balduzzi: l’accordo tra le parti prevede per Peleg una pena di un anno e otto mesi di reclusione, con sospensione condizionale, a fronte del versamento di 50mila euro destinati alle cure mediche e agli studi di Eitan. La Procura ha inoltre formulato al Gup Balduzzi la richiesta di non doversi procedere nei confronti di Peleg per un terzo reato che gli viene contestato, appropriazione indebita del passaporto del nipote. Inoltre, ieri l’avvocato Fabrizio Ventimiglia che rappresenta Eitan ha ritirato la propria costituzione di parte civile nei confronti di Peleg. Il Gip Balduzzi si è riservato la decisione, la prossima udienza si terrà domani. Il rinvio a giovedì mattina infatti è stato stabilito anche per consentire alla difesa del co-indagato di Peleg, Gabriel Alon Abutbul, 50 anni, di valutare la possibilità di un accordo anche per la sua posizione. Abutbul infatti è accusato di esser stato complice di Peleg. Secondo le contestazioni, l’11 settembre 2021 il nonno con l’aiuto di Abutbul avrebbe condotto il nipote in Svizzera, per poi portarlo in Israele. Eitan era tornato in Italia dopo ottantaquattro giorni, a dicembre 2021, in seguito a una sentenza della Corte suprema israeliana. Peleg e Abutbul erano quindi stati indagati per l’accaduto: "Sono soddisfatta che da parte della Procura e del legale del minore ci sia stata apertura e si sia arrivati a un accordo per il mio assistito – spiega l’avvocata Sara Carsaniga che assiste Shmuel Peleg -. Abbiamo agito con l’intento superiore di dare priorità al benessere del minore. Questa è una vicenda estremamente delicata, che segue una tragedia".

Dello stesso avviso il legale Ventimiglia che rappresenta il bambino: "Sicuramente sono soddisfatto che si sia raggiunto un accordo, per il bene di Eitan al quale si vuole garantire di crescere il più serenamente possibile, lontano dalle aule di tribunale". Per i legali della zia paterna Aya (ex tutrice del minore) la pena non è adeguata rispetto alle accuse. "La parte civile non valuta la congruità della pena, ma il rischio è che passi il messaggio che a Pavia questo tipo di reati siano puniti con pene così basse. A nostro avviso che sia il nonno è un’aggravante", le parole dei difensori Giuseppe ed Emanuele Zanalda. La zia Aya Biran, presso la cui abitazione nel Pavese Eitan è collocato, mantiene per il momento la propria costituzione di parte civile nei confronti di entrambi gli indagati. L’avvocato Ventimiglia l’ha invece mantenuta nei confronti di Abutbul. I genitori di Eitan, con il fratello di due anni e i bisnonni materni, persero la vita insieme ad altre nove persone a causa dell’incidente della funivia del Mottarone del 23 maggio 2021, a causa della rottura della fune traente.