Pavia, crollo nella basilica di San Michele: solo paura ma ora serve un restauro

Un pilastrino si è staccato dal tiburio, cadendo dall'alto. Vittorio Vaccari: "Non possiamo dire che sia una cosa da niente"

La basilica di San Michele di Pavia

La basilica di San Michele di Pavia

Pavia, 12 settembre 2022 - Mentre si sta lavorando per preservare la friabile facciata della basilica di San Michele Maggiore che è stata imbragata, scatta un nuovo allarme su uno dei capolavori della città ogni anno visitata da migliaia di persone. Un pilastrino si è staccato dal tiburio, cadendo dall'alto. Fortunatamente l'incidente non ha avuto conseguenze per le persone. Nel pomeriggio di oggi, l'area che confina con la parte sud della chiesa è stata recintata, in attesa che si effettuino i lavori. "Non possiamo dire che sia una cosa da niente - dice Vittorio Vaccari, presidente dell'associazione Il bel San Michele che insieme alla parrocchia si sta occupando degli interventi di restauro e il reperimento dei fondi necessari per effettuarli -. E' un episodio che desta più di una preoccupazione. Nel 1960 si verificò un altro cedimento del genere: da quel momento partì un programma organico di restauri per cercare di mettere in sicurezza la basilica. Speriamo che anche in questo caso possa esserci una sensibilizzazione generale, a partire dalle istituzioni, per salvare San Michele e lasciarla alle future generazioni". La basilica pavese, oltre ad essere un gioiello del romanico lombardo ha anche un grande valore storico: sotto le volte di San Michele, infatti, sono stati incoronati diversi re, compreso Federico Barbarossa. Un accurato restauro gli affreschi proprio di quelle volte, sta restituendo al visitatore tutto lo splendore della chiesa.