Strascichi del Covid. A volte serve la riabilitazione

Fiato corto e dispena: il racconto della cardiologa Maria Antonietta Bressan

Maria Antonietta Bressan

Maria Antonietta Bressan

Pavia - Fiato corto e dispnea appena camminava un po’ più spedita. Quattro mesi dopo essere guarita dal Covid, Maria Antonietta Bressan sentiva d’avere un fiato corto fastidioso. Cardiologa ed ex direttore del Pronto soccorso del San Matteo di Pavia, la donna se n’è accorta. "Ho fatto alcuni esami - racconta - e ho deciso di intraprendere il percorso di riabilitazione respiratoria. E’ necessario per risolvere i problemi respiratori, sia per riacquistare la forza muscolare dopo la malattia. Io sono alla quarta seduta e mi sento già molto meglio". Alla Maugeri stanno aiutando la dottoressa Maria Antonietta Bressan, 63 anni, a recuperare. In 6 delle 17 strutture Ics Maugeri sono stati curati 5.810 pazienti Covid e di questi almeno il 30% ha avuto bisogno di riabilitazione respiratoria e neuromotoria.

"Le malattie vengono quando meno te l’aspetti - sottolinea Bressan - quando dici “a me non vengono”, è allora che si prendono con facilità: essendo medico, ho pensato a tutte le complicanze che potrei avere avuto ed è stata quindi un’occasione per ripensare alla mia vita". Anche il marito pure lui medico, Paolo Geraci, 69 anni, dopo il Covid era uno straccio o "un polipo" come sostiene. Il tempo cura i polmoni e le fisioterapiste che mi hanno preso in carico, curano l’involucro, ti esercitano ad avere resistenza allo sforzo". Il percorso di recupero non è uguale per tutti i pazienti, ma va adattato al caso. «Ci sono esercizi per gambe e per le braccia - spiega la fisioterapista Giuditta Bettinelli - per aumentare la forza dopo una prolungata attività. Prima facciamo una valutazione della capacità respiratoria e motoria del paziente con vari strumenti e poi definiamo un piano che non può essere uguale per tutti perché molti di loro hanno problemi specifici causati dalla malattia".