Il Tribunale di Pavia
Cassolnovo (Pavia), 18 luglio 2019 - L'accusa ha chiesto la condanna a quattro anni di reclusione per M.D.L., quarantanovenne ex direttore generale dei servizi amministrativi dell’istituto comprensivo Carlo Del Prete di Cassolnovo, in Lomellina.
L’ex funzionario scolastico, dopo esser stato rinviato a giudizio nel 2017, è ora alla sbarra con l’accusa di peculato: avrebbe sottratto tra il 2009 e il 2012 circa 110mila euro dalle casse dell’istituto scolastico. La sottrazione del denaro sarebbe avvenuta attraverso un sistema di mandati di pagamento fittizi verso aziende che però non ricevevano il denaro. I soldi infatti sarebbero stati depositati – secondo le accuse – sui conti di persone a lui vicine, parenti e amici. Inizialmente, l’accusa per D.L. era di truffa, ma poi era stata mutata in peculato dato il suo ruolo di pubblico ufficiale.
Il suo avvocato difensore, Pietro Trivi, ieri ha chiesto nel corso dell’udienza in tribunale a Pavia la derubricazione del reato per riformularlo da peculato a truffa, nonché l’archiviazione della posizione del suo assistito per sopraggiunta prescrizione dei fatti contestati. Il reato di peculato viene considerato prescritto dopo dieci anni.
Nel corso dell’iter giudiziario era stato prescritto un altro capo d’accusa nei confronti dell’ex dirigente, quello di abuso d’ufficio, formulato in base al fatto che D.L. avrebbe favorito la sua compagna nell’essere assunta a scuola, assegnandole supplenze come insegnante anche se secondo le accuse non aveva la giusta posizione in graduatoria, necessaria per l’assegnazione degli incarichi. Questo filone processuale però è stato stralciato e dichiarato prescritto. Il processo sta proseguendo quindi per l’accusa principale, quella di peculato, con rito abbreviato, formula che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. La lettura della sentenza è prevista per il 19 settembre.