Pavia, il Comune in campo contro l'abbandono degli animali

La campagna: i nuovi amministratori si sono fatti fotografare con il loro fedele amico per lanciare un appello contro l’abbandono

Il sindaco Fabrizio Fracassi

Il sindaco Fabrizio Fracassi

Pavia, 7 giugno 2019 - «Prima di abbandonarlo, pensaci. Non sai cosa ti perdi». Con l’arrivo dell’estate, i nuovi amministratori di Pavia Si sono fatti fotografare con il loro fedele amico per lanciare un appello contro l’abbandono che, purtroppo, si ripresenta puntuale quando cominciano le ferie e ci si deve spostare. Ogni anno Palazzo Mezzabarba realizza una campagna pubblicitaria per sensibilizzare i pavesi che nel 2017 hanno fatto entrare nel canile sanitario comunale 372 cani, 33 in meno rispetto al 2016, mentre nei canili convenzionati sono andati 99 cani nel 2016 e 86 nel 2017.

La novità di quest’anno è che sindaco e assessore si sono fatti ritrarre con i loro cani o gatti. L’assessore al Personale Barbara Longo è con il suo gatto, Roberta Marcone che tra le sue deleghe ha anche la Tutela degli animali è con il suo cane, come Mariangela Zingali alla quale è affidata la Cultura. Abbraccia due cani di grossa taglia anche il sindaco Fabrizio Fracassi, ne accarezza uno l’assessore all’istruzione Alessandro Cantoni e Chiara Rossi guarda con tenerezza il suo. A fare da corollario poi ci sono anche altre due fotografie, una in cui una bambina è in groppa a un pony e un’altra in cui cui una bimba divertita gioca con un cucciolo.

La campagna, che per il momento, si trova soltanto sui social, non ha convinto proprio tutti a Pavia. «La nostra associazione - è stato commentato - vi ha recentemente segnalato una donna di etnia rom che praticava l’accattonaggio utilizzando un piccolo gatto di nemmeno due mesi tenuto al guinzaglio sprovvisto di riparo e senza una goccia d’acqua a disposizione. Il regolamento comunale di tutela degli animali all’articolo 15 vieta espressamente l’accattonaggio e ne dispone il sequestro. La polizia locale ha prelevato il piccolissimo animale ma non applicato il sequestro. L’altro giorno l’animale è restituito a chi lo deteneva per accattonaggio sfruttando il piccolo in tenerissima età per suscitare la pietà delle persone allo scopo di ottenere denaro. Probabilmente il piccolo continuerà a fare “l’accattone” inconsapevole».