Bocciato il ricorso alla Corte suprema di un vampiro del gasolio

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La Cassazione ha rigettato il ricorso di un ventottenne cittadino romeno accusato di essere un vampiro del gasolio. Era stato condannato in primo grado nel 2018 dal tribunale di Pavia per il reato di rapina a tre anni e otto mesi di reclusione ed euro ottocento di multa, sentenza confermata anche in secondo grado dalla Corte d’Appello di Milano nel settembre 2021. La contestazione nei suoi confronti era di rapina in quanto con un complice l’imputato aveva sottratto gasolio da un camion, ma il conducente li aveva sorpresi e loro secondo le accuse lo avevano aggredito per fuggire via, abbandonando il carburante rubato. Il ricorso è stato rigettato, ritenendo la Corte avesse ben motivato l’attendibilità della persona offesa "circa il riconoscimento degli imputati avvenuto nell’immediatezza dei fatti", scrivono gli ermellini, oltre che delle forze dell’ordine che fermando i soggetti in base alla descrizione fornita dalla vittima riscontrarono anche odore "di gasolio emanato dagli stessi".

N.P.