Cade un operaio, gli altri tre tentano di salvarlo: 4 morti ad Arena Po

Tragedia in un’azienda del Pavese. I titolari dell'allevamento e due dipendenti annegano nella vasca di liquami

Tragedia ad Arena Po, 4 morti (nel riquadro due delle vittime: Prem (S) e Tarfem Singh)

Tragedia ad Arena Po, 4 morti (nel riquadro due delle vittime: Prem (S) e Tarfem Singh)

Arena Po (Pavia), 13 settembre 2019 - Una tragedia che resterà senza responsabili. Nella cisterna per la raccolta di liquami, all’interno dell’azienda agricola ad Arena Po, in Oltrepò pavese, hanno perso la vita i due titolari dell’allevamento, i fratelli indiani Tarfem e Prem Singh, rispettivamente di 45 e 48 anni, insieme a due dei 3 dipendenti, il 38enne Hanjinder Singh e il 30enne Harminder Singh, che nonostante l’identico cognome non erano legati da parentela. Una tragedia senza testimoni. L’allarme è scattato dopo mezzogiorno, quando nessuno rientrava per il pranzo nell’abitazione che si trova all’interno della stessa azienda agricola. Sono stati gli stretti famigliari ad andarli a cercare tra la stalla, dove allevano circa 300 mucche da latte, e le altre strutture della stessa cascina, ma non c’era in giro nessuno. Il terzo dipendente aveva concluso il turno al mattino alle 7 ed è stato chiamato per chiedergli se sapeva cosa dovevano fare i suoi colleghi. Cercandoli hanno visto spuntare dalla vasca dei liquami un braccio e il copricapo di Tarsem.    SI è temuto subito il peggio e sono stati chiamati i soccorsi. L’intervento dell’Areu è scattato alle 12.42. Sul posto, insieme ai soccorsi sanitari, sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri. Il medico ha accertato che non si poteva ormai fare più nulla per salvare le vittime. Fino a quando non sono stati estratti i corpi non si era neppure sicuri del numero dei morti: due corpi sono stati visti subito dall’alto, gli altri due inizialmente venivano considerati dispersi. Mentre nell’azienda agricola arrivavano parenti anche da altre zone della Lombardia, i soccorsi sono rimasti bloccati fino all’arrivo sul posto del magistrato (alle 15.50) che autorizzasse la rimozione dei cadaveri. I vigili del fuoco hanno dovuto indossare le speciali tute ‘Nbcr’ (nucleare, batteriologico, chimico, radiologico), le maschere con bombola di aria compressa e con l’imbrago sono scesi nella vasca per il recupero dei corpi, estratti con tecniche di derivazione speleologica.    La Procura di Pavia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, ma il reato penale è estinto con la morte degli stessi titolari dell’azienda agricola. Per la dinamica dell’accaduto, non essendoci testimonianze dirette, possono essere fatte solo ipotesi. Di certo i due dipendenti erano impegnati nel pompare su un’autobotte il liquame da spargere nei campi come concime. Qualcosa s’è inceppato e uno dei due deve essersi avvicinato troppo alla vasca, perdendo i sensi cadendoci dentro, come poi le altre 3 vittime che hanno provato a salvarlo.