Pavia, a 94 anni rema ogni giorno sul fiume Ticino

Bruno Pucci è anche una sentinella: "Ci sono problemi legati ai livelli dell’acqua"

Bruno Pucci sul Ticino

Bruno Pucci sul Ticino

Pavia, 18 agosto 2019 -  Giovani sdraiati al Vul a prendere il sole e anziani a remare sul Ticino. Tutti i giorni Bruno Pucci, 94 anni, arriva alla Battellieri Colombo e sale in barca. «Ogni mattina – racconta – faccio la mia rematina e poi una doccia e quindi sono pronto per incominciare la mia giornata. Arrivo fino al Confluente, ma vado per gradi. Inizio con un percorso che piano piano allungo, non voglio strafare subito, devo essere cauto». Almeno un chilometro è il tragitto che l’anziano percorre quotidianamente a remi in canoa. E dalla sua barca osserva il fiume.

«Ci sono diversi problemi legati ai livelli dell’acqua – aggiunge –. Adesso è un po’ aumentato, ma ad inizio stagione era davvero basso il Ticino. Non so come si possa risolvere. L’acqua è diventata un bene prezioso e chi ce l’ha se la tiene da conto». A complicare un po’ la vita di chi rema o naviga sul Ticino poi ci sono castaste di legname che si trovano sotto i ponti, quello della ferrovia, ma anche quello della Libertà. Ostacoli che dovrebbero essere rimossi perché compromettono la navigazione. Nell’attesa che questo avvenga, il fiume soffre insieme a chi utilizza le imbarcazioni. «Le autorità che hanno la competenza in merito ai livelli del lago Maggiore – sottolinea il presidente della Battellieri Colombo, Guido Corsato – dovrebbero dare più acqua a valle. Le acque sono molto limpide e vengono vissute in modo pieno da chi utilizza il fiume».

Bruno Pucci in prima persona. Lui sul fiume è nato e non lo ha mai abbandonato, se negli anni è molto cambiato e dovrebbe essere valorizzato per poterlo sfruttarlo adeguatamente. «Mancano attrezzature di contorno – conclude Corsato –, come Battellieri abbiamo una casa galleggiante e la possibilità di accogliere chi vuole prendere il sole. I pavesi sono benvenuti. Anche se vogliono imparare a remare come Bruno Pucci».