Ammanco di 74 milioni di euro alla Maugeri La Fondazione si costituisce come parte civile

Si è tenuta ieri la prima udienza del processo a carico di nove imputati per il crac Maugeri. Non si è aperto il dibattimento, però: questa fase sarà avviata il 17 marzo e l’udienza in quel caso si terrà nell’aula magna della Questura di Pavia per rispettare la normativa contro il contagio da coronavirus, visto il numero delle parti coinvolte. A giudizio sono l’ex direttore scientifico Marcello Imbriani, l’ex assessore provinciale Rosanna Gariboldi, quattro revisori dei conti e cioè il presidente del collegio Francesco Ciro Rampulla insieme a Paolo Sacchetti, Goffredo Rossi e Giovanni Zotta per responsabilità omissiva di controllo, oltre ai consulenti Giorgio Grando, Roberto Ferrari e Gianfranco Parricchi. Ieri l’udienza si è svolta in forma mista, in parte in presenza e in parte da remoto. Non sono state sollevate eccezioni preliminari ed è stata confermata la costituzione di parte civile di Fondazione Maugeri, già avanzata in udienza preliminare. L’accusa a vario titolo è di aver contribuito alla distrazione di denaro dalle casse della fondazione, tramite un sistema di lavori fittizi e consulenze. I fatti risalirebbero al periodo tra il 2007 e il 2014, per un ammanco di circa 74 milioni di euro. A settembre, 12 indagati avevano patteggiato, tra cui l’ex presidente della fondazione Umberto Maugeri per cui era stata concordata una pena di 4 anni. I nove ora alla sbarra invece avevano optato per il rito ordinario. N.P.