Aler gestirà gli alloggi del Comune

Affidare le 800 abitazioni costerà al municipio 300mila euro. Pavia a colori: "Una bomba sociale"

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di Manuela Marziani

Oltre 300mila euro per affidare ad Aler la gestione degli 800 alloggi di proprietà del Comune. La decisione, anticipata qualche settimana fa, è stata inserita nelle diverse pagine delle modifiche del Documento unico di programmazione allegate alla seconda variazione in bilancio da 22 milioni per opere pubbliche. Con questo stanziamento, Palazzo Mezzabarba ancora non passa nelle mani di Aler il proprio patrimonio immobiliare, operazione che dovrà avvenire con una convenzione o una concessione, ma s’impegna ad affidare all’azienda di via Parodi l’attività amministrativa e la bollettazione relativa agli alloggi, oltre all’anagrafica degli inquilini. In pratica, il lavoro che svolgevano 2 o 3 dipendenti dell’Ufficio casa.

"Sono spaventata da quello che produrrà questo provvedimento – ha detto in Consiglio comunale Alice Moggi, capogruppo di Pavia a colori – Una bomba sociale perché Aler, fondendosi con la sede di Lodi, si è accollata i suoi debiti che ora ripianerà parzialmente con questi fondi". Il provvedimento, che durerà 3 anni con possibilità di rinnovo, prevede un impegno di 100mila euro l’anno. Cifra stabilita dai tecnici sulla base dell’attività da svolgere per il numero degli alloggi da gestire. "Una scelta politica per ottimizzare il servizio – ha sottolineato l’assessore alla Casa Anna Zucconi – Aler ripianerà i suoi debiti con fondi propri e la decisione sugli sfratti rimarrà in capo al Comune che, attraverso l’assessorato ai Servizi sociali, conosce le situazioni più difficili. Per ogni sfratto, si cerca di trovare una soluzione che non è sempre facile perché in alcuni casi non abbiamo gli strumenti per agire".

La variazione in bilancio, però, prevedeva i 22 milioni di fondi Pnrr con cui Palazzo Mezzabarba intende sistemare – tra gli altri progetti allo studio – il lungoTicino, il parco della Vernavola, la chiesa di San Marino e il palazzo di corso Garibaldi che ospita i Servizi sociali. "Perché non si è pensato anche al castello di Mirabello? – ha chiesto il consigliere M5s Vincenzo Nicolaio – Nel 2025 cadrà il 500° anniversario della battaglia e adesso si sta riparando la voragine aperta sul tetto". "E perché non si è pensato a realizzare una piscina? – ha domandato Alice Moggi – Pavia non ha una piscina comunale scoperta, ne aveva una ed è stata messa in vendita, ma nessuno si è offerto di acquistarla. Forse sarebbe il caso di pensare a realizzare un nuovo impianto. Invece di alienare tutti i beni pubblici".