Ai domiciliari, picchia anche la nuova compagna: in cella

Un 44enne originario di Magenta stava scontando la pena per maltrattamenti alla ex

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Mentre stava scontando ai domiciliari una condanna per maltrattamenti nei confronti della ex, ha picchiato la nuova compagna che ha chiesto aiuto ai carabinieri della stazione di Varzi: grazie alla procedura del “Codice rosso“ è stato possibile intervenire subito e mettere in sicurezza la parte offesa, oltre a destinare al carcere l’aggressore. È successo nei giorni scorsi a Varzi, in località Casa Bertella. Un uomo di quarantaquattro anni, originario di Magenta in provincia di Milano, si trovava agli arresti domiciliari a casa della sua compagna, una ragazza di venticinque anni, presso cui stava scontando la pena di tre anni stabilita dal tribunale di Terni in Umbria per una precedente condanna per maltrattamenti, riguardante una passata relazione con un’altra donna. La detenzione ai domiciliari era iniziata a giugno e si sarebbe dovuta concludere ad agosto dell’anno prossimo.

Considerando la sua condizione, i carabinieri della stazione di Varzi venerdì scorso hanno effettuato un controllo di rito per verificare che il condannato si trovasse effettivamente in casa e fosse tutto a posto. In quell’occasione, la giovane compagna dell’uomo ha chiesto aiuto ai militari. Poco prima infatti, secondo la ricostruzione dell’accaduto, era stata picchiata dal quarantaquattrenne, al culmine di un diverbio per futili motivi. Appellandosi alla normativa del “Codice rosso“, cioè la legge numero 69 del 17 luglio 2019 che consente di velocizzare le procedure relative a denunce e indagini per casi di maltrattamenti e violenze, in primis la donna è stata subito affidata alle cure del soccorso sanitario, con riscontro di contusioni, poi accompagnata in un luogo sicuro.

Nel frattempo l’uomo è stato denunciato per maltrattamenti ed è partita di conseguenza la segnalazione all’autorità giudiziaria. In poche ore, il Magistrato di Sorveglianza si è espresso revocando i domiciliari all’uomo, in considerazione della reiterazione del reato. Una misura provvisoria, in attesa che il Tribunale di Sorveglianza si esprima in maniera definitiva sul caso. Il quarantaquattrenne quindi è stato portato in carcere.

Nicoletta Pisanu