Monza-Como: “Macho Man” regala al Monza il derby

Brianzoli avanti 2-0 con Dany Mota, il Como pareggia ma viene infilato da Machin nel finale. Gattuso recrimina: “Ci manca un rigore”

Josè Machin, autore del gol decisivo

Josè Machin, autore del gol decisivo

Monza - Il derby è biancorosso. Il Monza batte il Como, lo supera in campo e in classifica e vede la zona playoff. La partita della svolta? “Ve lo dico sabato prossimo”, risponde Stroppa. Perché i brianzoli, in questo campionato, non hanno ancora mai vinto due partite consecutive, ma i 3 punti maturati nel derby valgono di più per il morale e l’autostima di una squadra che fin qui, ha condotto un cammino sulle montagne russe.

Il rammarico è tutto di Giacomo Gattuso e i suoi: se da una parte rimane la consapevolezza di potersela giocare con tutti, dall’altra c’è anche il dubbio su un episodio del primo tempo: "Su Cerri c’era uno sgambetto, ho visto un rigore nettissimo: non capisco perché non sia intervenuto il Var. Certamente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto”. La cronaca. Il freddo dell’U-Power Stadium è reso meno pungente dal clima sugli spalti: i comaschi fanno voce grossa in più di mille, dall’altra i brianzoli in Curva Pieri si esibiscono con una coreografia tipica delle grandi occasioni. In totale i presenti sono quasi 6mila. Protagonista del pomeriggio è certamente Dany Mota: non che sia una novità da queste parti, lo è se pensiamo invece a quella che è stata la sua stagione fin qui: infortuni e una forma mai trovata. Da lui ci si aspettava tanto, la risposta arriva già al quarto d’ora: imbucata di Vignato, sterzata col tacco mancino e destro secco per l’esplosione dello Stadium.

Il portoghese, maglia 47, si diverte e fa divertire: sombreri, no look, giocate di fino ma anche incredibilmente concrete. Soprattutto alla mezz’ora: D’Alessandro impacchetta, il sinistro mancino di Dany bacia la rete all’incrocio più lontano. Il Como, nella ripresa, domina e a decidere la partita sono le panchine: da quella comasca entra Parigini, Stroppa invece toglie Vignato per Antov e sposta quattro pedine. Scelta che si rivelerà sbagliata. Il Como ringrazia e colpisce due volte in cinque minuti: prima Bellemo, al volo, scaraventa in rete la torre di Cerri; poi Vignali, su assist di Parigini, appoggia in rete il pari.

Per risvegliare la Brianza dall’incubo, serve Josè Machin, un giocatore rivitalizzato dallo stesso tecnico. Entra al 71’ e a ridosso del triplice fischio pesca il jolly: destro terrificante dai 30 metri che toglie la ragnatela dall’incrocio e la paura negli occhi del suo Monza e della sua gente. Lasciando al Como solo l’amaro in bocca per un secondo tempo che avrebbe meritato un finale migliore. Monza (3-5-2): Di Gregorio; Donati, Paletta, Caldirola; Pedro Pereira, Colpani (90’ Mazzitelli), Barberis, Valoti (71’ Machin), D’Alessandro (71’ Ciurria); Vignato (59’ Antov), Dany Mota (90’ Gytkjaer). All.: Stroppa. Como (4-4-2): Gori (44′ Facchin); Vignali, Scaglia, Solini, Cagnano; Iovine (59’ Parigini), Arrigoni, Bellemo, Chajia (83’ Ioannou); Cerri, La Gumina (83’ Gliozzi). All.: Gattuso. Arbitro: Serra di Torino. Marcatori: 16’ e 29’ Dany Mota, 60’ Bellemo, 65’ Vignali, 88' Machin. Note: ammoniti Pedro Pereira, Bellemo, Arrigoni, Valoti, Colpani e Machin. Spettatori 5.625, incasso € 73.760,65. Recupero 2‘ pt e 4‘ st.