Giocatori al casinò di Lugano, il Monza: "Ingenuità, hanno riconosciuto l'errore"

Il Monza ha chiarito con un comunicato le voci sugli 8 giocatori al casinò in Svizzera nel pomeriggio di lunedì

Un casinò

Un casinò

Monza - La notizia, ora confermata, era rimbalzata sui media nel pomeriggio di lunedì: 8 giocatori del Monza si sono recati in Svizzera, in barba a quelli che sono i comportamenti idonei a evitare il contagio da Covid in un momento peraltro delicato della stagione del Monza. Il tutto dopo l'allenamento mattutino di lunedì per un pomeriggio di svago tra slot machine, roulette e sale da gioco. Una gita fuori porta che, alla vigilia del periodo più importante per la squadra di Brocchi che tra Salernitana e Lecce si gioca una stagione intera, ha fatto molto discutere e che il Club ha chiarito con un comunicato: "L’AC Monza - si legge sulla nota apparsa sul sito web della società - ha appreso dagli organi di stampa che ieri pomeriggio, al termine dell’allenamento, alcuni calciatori si sono recati al Casinò di Lugano. Non è vietato recarsi in Svizzera; è però stata senz’altro una leggerezza averlo fatto in questo periodo".

Poi continua: "I predetti calciatori intendevano trascorrere insieme qualche ora libera del pomeriggio. Hanno peccato di ingenuità e hanno riconosciuto l’errore. L’AC Monza ha prontamente comunicato l’ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale di riferimento e continua a osservare il protocollo anti Covid-19 della Figc, che prevede che i calciatori possano svolgere le loro attività sottoponendosi a tamponi periodici". Per preservare il più possibile il clima nell'ambiente in vista del rush finale, il club di Adriano Galliani dovrebbe preferire la linea leggera nei confronti degli 8 giocatori coinvolti.