Scuola post Covid, distanziamento e testi usati super-sanificati

Al Libraccio ingressi contingentati, file differenziate per chi vende o compra e un sistema di pulizia atomizzato per i volumi di seconda mano

In coda con la mascherina all’esterno del Libraccio

In coda con la mascherina all’esterno del Libraccio

Monza, 11 agosto 2020 -  Entrate differenziate, file all’aperto e sanificatore atomizzato per ricominciare la compravendita dei libri di scuola al Libraccio. Tutto regolare o quasi... come spiega Erica Vismara, referente per il negozio di piazza Indipendenza: "Abbiamo attivato un ingresso per le vendite con la cassa vicino, in modo da non creare assembramenti nella cassa in fondo al negozio e un’entrata differenziata per gli acquisti. Mentre l’entrata in fondo, su via Palestro è riservata a chi ritira gli acquisti on line". All’interno sembra che l’afflusso sia ridotto, perchè le tre code si fanno fuori. Dove infatti non mancano studenti o ragazzi più piccoli accompagnati dai genitori con grossi pacchi di libri. Visto che il parcheggio è merce rara nei dintorni, ci si attrezza anche con apposito trolley per il trasporto.

Novità post Covid, la sanificazione di tutti i libri usati. "Abbiamo scelto un sistema di sanificazione con atomizzazione elettrostatica", spiega la funzionaria. Somiglia a una pistola contenente una soluzione caricata elettricamente che viene fatta passare attraverso una pompa pneumatica in corrente continua alla pressione di 11-12,5 bar e spinta nell’aria attraverso un ugello che la suddivide in minuscole goccioline tutte caricate elettricamente, con effetto disinfettante. Alla chiusura del negozio, viene passato l’atomizzatore su superfici e libri arrivati usati, per la sicurezza di operatori e clienti. Tanta la richiesta di ritiro dei libri usati. "Ci dispiace buttarli - dice Marilena Mattavelli, mamma di una studentessa del liceo artistico Modigliani di Giussano - vogliamo evitare lo spreco di carta".

Brianzoli disciplinati, indossano rigorosamente la mascherina anche sotto il sole battente e non si dicono preoccupati. "Siamo più preoccupati per il destino della scuola - dice mamma Marilena - al momento non si sa ancora nulla sulla ripresa: come, quanti in presenza, quanti online, come saranno i trasporti...". Ricercati più che mai i libri usati, vuoi per la riscoperta sensibilità ambientalista, ma anche per risparmiare. "Abbiamo lavorato meno - aggiunge una mamma - il futuro riserva grande incertezza, benvenga tutto quello che si può risparmiare". Se per una prima superiore la spesa per i libri di testo si aggira sui 300 euro, già in seconda si dimezza a 150 da listino. "La scolastica usata - dicono gli operatori - ha il vantaggio di poter essere garantita totalmente se si cambia scuola, se la classe viene sciolta, se il professore cambia testo o vuole l’edizione aggiornata, se c’è un errore nella lista, viene offerto il cambio gratuito fino a 30 giorni dopo l’inizio della scuola".