L’ipotesi: Paolo Berlusconi candidato al Senato nel collegio di Monza

Dopo la morte del fratello Silvio, fondatore del movimento, i vertici azzurri starebbero pensando di offire al terzogenito della famiglia il seggio del Cavaliere, ora vacante. Dalla Brianza frenano: “Ancora presto”

Paolo Berlusconi e il fratello Silvio

Paolo Berlusconi e il fratello Silvio

Un altro Berlusconi in politica? Pochi giorni dopo la scomparsa del Cavaliere, fondatore di Forza Italia e quattro volte presidente del consiglio, arriva l’indiscrezione su un possibile ingresso nell’agone del fratello Paolo. Classe 1949, terzogenito della famiglia, imprenditore ed editore, ha vissuto “all’ombra” del fratello più famoso, affiancandolo in alcune delle sue avventure nel mondo del business, ma rimanendo sempre lontano dal mondo della politica.

Approdo a Palazzo Madama?

Questo, almeno, fino ad adesso, se è vera che vuole la voce di una sua possibile candidatura al posto del fratello. Secondo quanto riportato dal quotidiano romano Paolo Berlusconi, attualmente presidente onorario del Monza, potrebbe essere indirizzato nel collegio senatoriale "feudo” del fratello, quello del capoluogo brianzolo, ora vacante. 

Ci starebbero pensando i vertici del partito, coordinato oggi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il quale, prossimamente, sarà ufficializzato come reggente azzurro, in attesa – come richiede lo statuto in caso di “impedimento permanente” del presidente – che venga convocato il consiglio nazionale, chiamato a scegliere una data per il congresso in cui eleggere il nuovo leader. Prospettive che sembravano lontanissime fino a pochi giorni fa e che sono improvvisamente divenute una realtà con cui fare i conti alla morte della persona che, di fatto, ha “inventato” dal nulla Forza Italia. 

La riforma del movimento

Va detto che Silvio Berlusconi nelle sue ultime settimane di vita stava lavorando a una riforma della sua creatura. L’obiettivo pare fosse quello di strutturare il movimento con una formula che garantisse un maggiore radicamento nel territorio e un’articolazione più solida, anche per evitare il rischio di una "cannibalizzazione” da parte di Fratelli d’Italia. Al progetto, al fianco dell’ex presidente del Milan, avrebbe lavorato anche la sua compagna Marta Fascina. La quale, a questo punto, oltre che come deputata, potrebbe trovare anche un posto di rilievo nell’organigramma che sarà di Forza Italia

Tornando alla candidatura di Paolo Berlusconi, oltre al richiamo garantito dal nome e dalla conservazione della dinastia all'interno di Forza Italia, sarebbe anche il modo – è sempre Repubblica a dirlo – di assicurare ranghi del movimento ed elettorato della prosecuzione dell’impegno della famiglia in politica. 

Le voci dall’interno

Sulla questione, intanto, arrivano già frenate, come è normale. È “ancora presto”, ha detto all’Ansa il coordinatore azzurro di Monza, Fabrizio Sala, per parlare di chi verrà candidato da Forza Italia al posto di Silvio Berlusconi alle suppletive che si svolgeranno per il Senato nel collegio di Monza, dove l'ex premier era stato eletto con il maggioritario.

"Non c'è ancora nulla di deciso”, ha precisato Sala. La scelta “sarà oggetto di incontri a livello nazionale”. Non c'è nemmeno una richiesta di avere un candidato locale. “Non è detto. Anche se Berlusconi avesse avuto la residenza altrove, sarebbe stato un onore candidarlo”. Per parlarne “è veramente presto - ha concluso Sala - cominceremo a farlo nelle prossime settimane”.