Viganoni, i primi bilanciai: il peso della tradizione

Monza, Isabella porta avanti l’antica bottega fondata nel 1914 dal nonno Elia. "Grandi clienti dalla Frette alla Star, ma ormai sono oggetti da collezione"

Isabella Viganoni custodisce la storia ultra centenaria degli strumenti di pesatura

Isabella Viganoni custodisce la storia ultra centenaria degli strumenti di pesatura

Monza - ​Nascosti nelle periferie o con insegne di foggia antica in centro città. Sono le attività familiari che si tramandano da generazioni. Come quella che racconta Isabella Viganoni, nipote di quell’Elia che nel 1914 fondò nel cuore di Monza Viganoni Bilance, costruttore storico di strumenti di pesatura. "Nonno Elia – racconta Isabella, attuale proprietaria – chiese e ottenne dall’Ufficio metrico di Milano l’autorizzazione alla fabbricazione di strumenti di pesatura, diventando il primo bilanciaio di Lombardia. La sede dell’azienda era in casa, in via Scotto, l’attuale via Pennati, all’angolo con via Zucchi. Con alcuni operai fabbricava bilance a pendola, stadere, bascule e pese a ponte e la pesa pubblica per il Comune, in piazza Castello". La passione per le bilance gli fece incontrare Candida Macchi, figlia di Federico, industriale e bilanciaio. "Mia nonna Candida era una donna eccezionale — racconta Isabella — si è ritrovata vedova con sei figli nel 1935. È riuscita a prendere in mano l’attività di famiglia, a conservarla in tempo di guerra e a passare il testimone a mio padre Roberto".

In poco tempo tutte le grandi aziende di Monza e della Brianza, come Star, Frette e tessitura Garbagnati, utilizzarono bilance Viganoni. "Ancora oggi c’è qualcuno che le ha conservate e le porta nella nostra officina per fare manutenzione. Ormai sono oggetti da collezione". Nel 1955 l’azienda venne rilevata da uno dei figli, Roberto che sposò Irma Fossati, storica ostetrica della Clinica Zucchi. Nel 1960 l’azienda si trasferì in via San Gerardo dei Tintori e il negozio, prima in piazza lV Novembre, poi in via Zucchi. Nel 1988 Isabella entrò in società con il papà Roberto, inserendo anche oggettitica e casalinghi professionali. I tempi sono cambiati. Tante grosse aziende per cui Viganoni tarava le bilance hanno chiuso.

«Mio padre ha vissuto tra officina e negozio fino alla morte nel 1994. La mamma lo aiutava, non c’erano ferie. Agosto era il mese in cui mamma e papà viaggiavano per fare manutenzione alle bilance". Isabella è entrata in azienda negli anni Ottanta. Con la rivoluzione delle bilance elettroniche e digitali l’attività è diventata più commerciale: "In negozio e in officina ho la mia collezione di bilance meccaniche — spiega — sono la storia della mia famiglia". Dal 1990 propone tutti gli utensili da cucina, cercando di accontentare le richieste particolari dei clienti. Con la crisi energetica è anche tornata la richiesta di scaldini, boule per acqua calda e la scaldiglia, l’antico scaldino in alluminio. Il futuro con una storia ultra centenaria. Tanto che il 9 novembre a Milano Isabella Viganoni ve rrà premiata tra le attività storiche da Regione Lombardia e Camera di Commercio.