Imu e Irpef, arriva la stangatina. “Necessaria per garantire i servizi”

Lissone, l’imposta sugli immobili alzata solo per seconde case e capannoni, non cambia per negozi e botteghe. Sale invece dello 0,05% l’addizionale sul reddito

Il sindaco di Lissone Laura Borella

Il sindaco di Lissone Laura Borella

Lissone (Monza) –  Sale l’Imu su seconde case e capannoni industriali, mentre resta invariata per negozi e botteghe. E poi un ritocco all’insù dell’addizionale Irpef, con anche l’abbassamento della soglia di esenzione. Crescono le tasse locali a Lissone, dove l’Amministrazione di centrodestra si è vista costretta a rivedere al rialzo la pressione fiscale per poter mantenere invariati i servizi.

A metterlo nero su bianco è il bilancio di previsione 2023 presentato in consiglio comunale. "Abbiamo lavorato per costruire un bilancio equilibrato – spiega la sindaca Laura Borella (nella foto) – che ci permettesse di garantire i servizi ai cittadini e di sanare i conti del Comune, ma non sarebbe stato possibile farlo senza un ritocco alle tasse locali. Abbiamo ereditato una situazione finanziaria molto difficile: le casse comunali registrano un disavanzo strutturale di oltre 3 milioni di euro, già recepito nel bilancio approvato dalla precedente Amministrazione. Anche la Corte dei Conti aveva confermato questo squilibrio ripetuto nel tempo, invitando il Comune a intervenire sulla spesa. Ora l’avanzo è quasi terminato e la spesa corrente, per via del caro energia, è aumentata. Siamo intervenuti razionalizzando la spesa, senza tagliare i servizi, ma non sarebbe bastato a rimettere ordine nei conti".

Da qui l’aumento delle tasse. "L’Irpef subirà un incremento dello 0,05%, arrivando allo 0,80, con un abbassamento della soglia di esenzione dai 15mila ai 10mila euro di reddito – chiarisce l’assessora al bilancio Serena Arrigoni –. Subisce un ritocco anche l’Imu sulle seconde case e sui capannoni industriali, che sale all’1,06%, mentre resta invariato quello su negozi e botteghe. Sono percentuali in linea con quelle dei Comuni vicini, ma consapevoli dello sforzo che chiediamo ai cittadini abbiamo scelto di tutelare le attività commerciali e le fasce più fragili, in un momento economico già di per sé delicato".