Il papà di "Carosello" ricordato nella sua Seregno

A cent’anni dalla nascita e venti dalla morte la città omaggia Luca Crippa. Artista poliedrico, fu pioniere del surrealismo e primo regista della nostra tivù

Un mostra dedicata al papà di Carolesso

Un mostra dedicata al papà di Carolesso

Seregno (Monza e Brianza) 9 aprile 2022 -  La città di Seregno celebra il “suo“ Luca Crippa nel centenario della nascita e nel ventennale della scomparsa. Con una mostra diffusa, ovvero coinvolgendo tutti i maggiori spazi espositivi del territorio. Crippa, del resto, è un personaggio d’eccezione di caratura internazionale. Definito da molti il papà del Carosello, da taluni ritenuto il primo regista della televisione italiana, da tutti gli appassionati di arte considerato il pioniere del surrealismo italiano.

Artista poliedrico, insomma, in grado di cimentarsi con successo, ma anche precorrendo i tempi, in molte attività. La celebrazione è stata voluta dall’amministrazione comunale, che ha deciso di organizzare un’iniziativa pubblica per valorizzare il suo artista attraverso la prima grande retrospettiva di valore internazionale a lui dedicata dopo la morte. Il Comune di Seregno, del resto, è erede testamentario di gran parte delle opere.

La mostra sarà inaugurata ufficialmente oggi alle 17.30 al Museo Vignoli (via Santino De Nova), ma sarà preceduta alle 16 dalla proiezione del docufilm “Luca Crippa: gioiosa creatività del sogno“ al teatro San Rocco. L’esposizione sarà visitabile fino al 29 giugno. Il percorso coinvolge cinque spazi espositivi, ognuno dei quali corrisponde a una specifica sezione: le grandi opere, la grafica, i disegni e i collage e, infine, i polimaterici.La mostra offre l’occasione per una lettura complessiva dell’opera dell’artista, permettendo di tracciarne la storia.

Il percorso espositivo è articolato in senso cronologico, in modo da offrire una visione complessiva dei diversi periodi del suo fare arte fin dal 1940, poi la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1964, alla Quadriennale di Roma nel 1965, e via via fino al 2002. In tutto 150 opere esposte, dai primi lavori in cui l’attenzione si rivolge a un realismo accademico, agli svolgimenti innovativi di effervescente ricerca creativa, spaziando dal disegno al collage, dalla scultura-opera polimaterica all’oggetto-design, fino alla scenografia televisiva e teatrale. "Le celebrazioni– afferma il sindaco Alberto Rossi – rappresentano una importante e molto gradita occasione per realizzare un duplice obiettivo. Da un lato, è il momento per tracciare una nuova analisi critica del percorso di un protagonista dell’arte italiana del Novecento. Dall’altro lato, è l’occasione un po’ più intima della città di Seregno per confermare l’affetto verso Crippa. Il suo rapporto con la città natale è sempre stato tanto intenso quanto tumultuoso: giovane uomo se ne andò a Milano, portandosi dietro la sensazione di non essere capito fino in fondo e, nel contempo, il desiderio di vedere ricambiato il suo attaccamento alla sua terra e alla sua gente. In età matura, Luca Crippa è tornato a casa con la volontà di restare, ma soprattutto di lasciare un segno, che si traduce in un importante lascito di opere a favore del Comune di Seregno".