Omicidio di Vimercate: per Lina fatale la coltellata al cuore

Eseguita l’autopsia, i funerali alla Chiesa di San Michele a Oreno

Omicidio Vimercate

Omicidio Vimercate

Vimercate (Monza), 5 ottobre 2018 - L’ha colpita al cuore, una due, tre, quattro volte. Diversi i colpi sferrati dall’uxoricida di Vimercate ricostruiti esattamente dai patologi impegnati nell’autopsia sul corpo di Lina Mapelli, la moglie settantasettenne che Luigi Maiocchi, di 81, avrebbe ucciso senza un vero perché. L’esame sulla salma ha restituito gli ultimi, terribili, istanti di vita della donna. Si cerca una corrispondenza fra la violenza con cui il marito si è avventato su di lei riscritta dagli esperti, e il primo racconto dei fatti reso da lui ai carabinieri dopo la cattura.

«Mi rimproverava sempre per qualsiasi cosa», ha detto in caserma lunedì. Una frase che cela, forse, una frustrazione accumulata in tanti anni di vita insieme. Debole, però, come movente per cancellare tutto in un attimo. Mentre, Maiocchi resta a Villa Serena, Oreno si prepara a dare l’ultimo saluto a Lina. Le esequie verranno celebrate oggi pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di san Michele Arcangelo. Il pensionato, invece, resta sotto osservazione in ospedale, in attesa di una perizia psichiatrica, richiesta dal magistrato. Il gip ha convalidato l’arresto a suo carico per omicidio volontario aggravato, anche se non è riuscito a presenziare all’interrogatorio di garanzia a causa dell’aggressività mostrata poco prima dell’incontro con il giudice e il suo difensore. Il pensionato avrebbe confessato di avere ucciso la moglie alla fine di un litigio per futili motivi. Dopo la mattanza, ha aggredito, - ferendola solo superficialmente perché lei ha usato le braccia come schermo - , la vicina di casa di 89 anni che aveva suonato alla porta, allarmata dalle urla, per capire cosa stesse succedendo nell’appartamento in via Pellizzari. Sia i parenti che i conoscenti della coppia hanno escluso che i due discutessero abitualmente, o che avessero gravi problemi economici o di salute. Ma, forse, dietro la facciata si nascondeva un segreto.