GABRIELE BASSANI
Cronaca

Viaggio nella Death Valley. Piergiuseppe Monegato il maratoneta del Villaggio: "Ho attraversato la Morte"

Moglie e figlia lo hanno seguito in macchina rifornendolo con 60 litri d’acqua. Ha percorso 217 chilometri in 40 ore sfidando la fatica e temperature fino a 53 gradi.

Viaggio nella Death Valley. Piergiuseppe Monegato il maratoneta del Villaggio: "Ho attraversato la Morte"

Moglie e figlia lo hanno seguito in macchina rifornendolo con 60 litri d’acqua. Ha percorso 217 chilometri in 40 ore sfidando la fatica e temperature fino a 53 gradi.

L’anno scorso ha attraversato la foresta amazzonica in Brasile, quest’anno, nientemeno, la Valle della Morte, in California: sempre a piedi, sempre sulla distanza 217 chilometri che sono poi le 135 miglia con cui vengono indicate queste sfide estreme. Piergiuseppe Monegato, il supermaratoneta del Villaggio Brollo, ha vinto un’altra grande sfida personale, completando “Badwater 135“. Badwater è il nome della località “più bassa“ del Nord America, che si trova cioè in una depressione a 85 metri sotto il livello del mare all’interno del parco della “Death valley“, la valle della morte, dove a luglio ci sono condizioni proibitive anche solo per stare all’aperto. Ma Monegato è uno dei 74 straordinari atleti da tutto il mondo che sono riusciti a portare a termine l’edizione 2024 di questa sfida estrema. Iscritti in 103, partiti in 97, 23 hanno abbandonato durante il tragitto.

Ma Pier è arrivato fino in fondo, 48esimo in classifica assoluta, 4° tra i 7 italiani in gara, grazie a una eccezionale forza di volontà e al supporto tecnico perfetto della sua “crew“: la moglie Marisa Re (che solo per passargli l’acqua lo ha affiancato per quasi una settantina di km), la figlia Martina e poi Jennifer, un’amica americana. Lo hanno seguito passo dopo passo a bordo dell’auto per garantirgli assistenza. Quando è partito, alle ore 20, c’erano 53 gradi, nella notte la temperatura è scesa solo fino a 45 gradi. Avvicinandosi al monte Whitney ha affrontato una ascesa di 1.200 metri in 22 km. Monegato ha portato a termine la gara in 40 ore e 5 minuti, consumando ben 60 litri d’acqua. L’atleta di Solaro, che compirà quest’anno 59 anni, di professione fa il posatore di pavimenti, è sportivo da sempre, ma ha iniziato a correre solo nel 2007 e solo nel 2013 si è iscritto al club Saronno Running, iniziando a partecipare a tantissime gare su e giù per l’Italia, spesso in montagna, poi anche all’estero, con le maratone che ad un certo punto gli sembravano fin troppo corte e spostandosi così sulle “Ultra“, tra cui la Sparta-Atene, completata per ben 3 volte. "Delle 8 più dure al mondo ne ho fatte 7, mi manca solo quella al Polo Nord ma non credo di farla, soffro troppo il freddo" racconta Piergiuseppe. Durante l’incredibile sfida della Badwater ha dovuto affrontare persino la pioggia, evento più unico che raro da quelle parti, "Una pioggia caldissima, mista a sabbia trasportata dal vento" racconta. Una difficoltà in più e del tutto inattesa di fronte alla quale non si è arreso. "Alle mie assistenti ho chiesto all’inizio una sosta ogni 2 miglia ma poi ho dovuto fare sosta ad ogni miglio: 1 minuto di pausa fermo per bere e mettere ghiaccio sul collo.

Di solito in queste gare non dormo ma stavolta ero davvero troppo stanco: ero in vantaggio sui limiti di tempo fissati e così ho organizzato 8 minuti di sonno, che poi sono diventati 15". Un quarto d’ora di sonno su 40 di corsa. "Ancora adesso non mi sto rendendo conto di quello che ho fatto" conclude Monegato, che dopo la gara si è concesso un po’ di giorni di vacanza in California, alternando sole, mare e, ovviamente, anche qualche corsetta… defaticante.