"Vi stampiamo il futuro in 3D"

Dalle auto dei crash test ai robot medicali: nell’azienda brianzola nascono i prototipi della realtà

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di Marco Galvani

In un weekend di gara i dettagli fanno la differenza. Dalle prove del venerdì al gran premio della domenica spesso gli ingegneri li correggono e li migliorano. Ma anche il tempo è cruciale. Gli aggiornamenti devono essere pronti velocemente.

"Se riceviamo il file del nuovo pezzo la domenica al termine di una gara, siamo in grado di fornire i nuovi pezzi modificati da montare per la moto già il giovedì della settimana dopo, pronti per il gp successivo".

Daniele Sibilla, amministratore delegato di Indastria, e il suo socio Mirko Galati possono essere operativi 24 ore su 24. Partner tecnico del team SpeedUp-Boscoscuro nella classe Moto2 del Motomondiale, Indastria è in grado di stampare in 3D componenti in grado di essere "usati e stressati in gara", dal giunto che compone l’airbox della moto e permette di non avere perdita di flusso alle alette montate sulle forcelle anteriori per migliorare l’aerodinamica. Ma "in 3D si può stampare qualunque cosa. L’unico limite è la fantasia", assicura Sibilla. Nata soltanto un paio di anni fa nella zona industriale tra Monza e Concorezzo, si è già imposta non soltanto nel motorsport, ma anche nei settori dell’automotive, della moda e anche della sanità. "Nel medicale realizziamo particolari in materiali biocompatibili che servono per l’assemblaggio di robot per le sale operatorie – continua Galati –. Mentre nella moda siamo in grado di arredare le vetrine con scenografie che sarebbero impossibili con i metodi tradizionali. E ancora, possiamo replicare prototipi con trame diverse che fanno parte del design da sempre, dalla corteccia di un albero a una superficie di pelle screpolata all’imbottitura di un divano". Prototipi come quelli che vengono stampati per le aziende automobilistiche. Staffe di montaggio, accessori interni, condotti d’aria, maniglie, modanature, componenti cosmetici personalizzati, sospensioni, volanti, specchi: "La stampa 3D consente alle case di produrre campioni e strumenti a basso costo e di eliminare future perdite di produzione quando si investe in attrezzature ad alto costo". Non solo pezzi a dimensioni ridotte. Intere carene e cupolini di moto e scocche di auto vengono composti come un puzzle, tanti piccoli tasselli che poi sono saldati tra loro a caldo. E in caso di necessità, il cliente può ricevere il pezzo in un giorno. Il mercato è in espansione. Anche per la convenienza rispetto allo stampaggio a iniezione che "per essere economicamente sostenibile ha bisogno di una produzione di migliaia di pezzi", mentre la stampa 3D può creare oggetti "con particolari estremamente definiti e precisi, in tiratura ridotta (500 pezzi)" e può essere corretta in corsa: "Se un cliente si accorge della necessità di una modifica, basta fermare la stampa, corregge il modello nel file del computer e far ripartire la stampante. Come con un foglio di word".