Vent’anni di abbandono fra progetti e aste deserte

Dopo tante ipotesi fallite per rilanciare l’area strategica a due passi dal cent ora la svolta attesa è il trasferimento del comando provinciale dei carabinieri

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di Martino Agostoni

Il trasferimento del comando provinciale dei carabinieri sembra la soluzione definitiva per l’Ospedale Vecchio di via Solferino, la destinazione finale per un’area strategica di Monza dove da quasi 20 anni si rincorrono progetti. Nel 2009 hanno chiuso anche gli ultimi reparti rimasti del San Gerardo e da allora l’ospedale Umberto I è uno spazio di 63mila metri quadrati semiabbandonato quasi in centro, con un patrimonio storico, vicino alla stazione e, in prospettiva, con la ’sua’ fermata della metropolitana M5 in via Marsala, che dal 2008 - data dell’accordo di programma per la sua valorizzazione tra i proprietari Asst Monza e Regione con il Comune - è stato destinato a diventare tante cose.

A cominciare dall’Università di Monza, un progetto che nel 2008 sembrava definitivo con anche un nuovo campus per gli alloggi degli studenti a prezzi calmierati. Una soluzione che non è mai diventata concreta e a cui è seguita l’ipotesi di massima valorizzazione dell’area che prevedeva di destinare gli spazi di maggiore pregio con i padiglioni storici lungo via Solferino, circa 16mila metri quadrati, per servizi pubblici e sanitari come la nuova sede dell’allora Asl di Monza, una sede decentrata per i servizi della Regione, circa 4 mila metri quadrati ceduti al Comune e anche il mantenimento di un distaccamento della Bicocca, e il resto da vendere ai privati per realizzare un piano di riqualificazione con l’83% delle superfici residenziali, pari a 43mila metri quadrati. Ma le due aste di vendita pubblicate dalla Regione - la prima nel 2011 a un prezzo iniziale di 50,1 milioni di euro e poi 5 anni dopo nel 2016 per 37 milioni di euro - sono andate deserte.

Nel 2018 si è cercato di rendere più appetibile l’area con la stipula tra Comune, Regione e Asst Monza di atto integrativo all’accordo del 2008 che ha aggiornato i parametri urbanistici, cambiato alcune destinazioni e previsto sconti e agevolazioni sugli interventi, agigungendo una parte commerciale per negozi e alimentari di medie dimensioni, e nella parte storica il poliambulatorio dell’Asst, uffici, aule per l’università, parcheggi, aree verdi per oltre 5mila metri quadrati e un nuovo percorso ciclopedonale sul canale Villoresi e collegamento al centro sportivo di via Mauri.

La svolta poche settimane fa con la conferma dalla Regione che sono in corso le valutazioni tecniche per il trasferimento dell’attuale caserma di Monza dei carabinieri di via Volturno negli spazi dell’ospedale Umberto I. Si sta perfezionando l’intesa sulle aree tra Asst Monza e Comando generale dell’Arma dei carabinieri, e anche da parte del Comune c’è piena approvazione per un’operazione che risolverebbe sia la questione dell’attuale comando provinciale dei carabinieri di via Volturno a cui fanno riferimento 4 compagnie (Monza, Vimercate, Desio e Seregno) sottodimensionato rispetto alle esigenze, sia il nodo della destinazione degli spazi storici del vecchio ospedale a funzioni di interesse pubblico. La nuova caserma è prevista nella parte centrale del vecchio complesso, sul cortile Umbertino, mentre gli altri spazi pubblici adiacenti vengono destinati ad attività socio-sanitarie, come una delle tre Case di Comunità da attivare a Monza, l’ospedale di Comunità, l’ufficio di medicina del lavoro e i servizi sanitari legati alla cura delle dipendenze e anche la sede locale dell’Arpa regionale. "Carabinieri e funzioni sanitarie sono una doppia soluzione molto gradita che darebbe una risposta importante alla città - dice il sindaco Paolo Pilotto - Renderemo disponibile un grande complesso pubblico con servizi attivi 24 ore su 24 in una zona vicina alle fermate della M5 con la prospettiva di diventare un’estensione del centro". Per l’altra parte dell’area dell’Ospedale Vecchio, i 43 mila metri quadrati da riqualificare, è in corso il confronto tra Comune e Regione per ridurre le previsioni urbanistiche: "C’è un’ottima intesa - spiega il sindaco - e proposte per arrivare a una parte più piccola di edificazioni rispetto a quanto previsto dall’accordo iniziale".