Varedo: bambini in campo, i papà si azzuffano

Violenze, minacce e insulti a un torneo di calcio per tredicenni

Il campo di Varedo teatro della zuffa

Il campo di Varedo teatro della zuffa

Varedo (Monza Brianza) 19 giugno 2018 - Non è la prima volta. Impossibile sperare che sia l’ultima. Una rissa tra genitori in tribuna. Durante un torneo di calcio giovanile. Nessun ferito, per fortuna. Tanti sconfitti. Ragazzini di 13 anni in campo a mettercela tutta, per vincere la coppa più ambita. Genitori fuori (alcuni) a mettercela tutta per rovinare la partita.

L’ultimo episodio è andato in scena domenica sera, a Varedo. In programma il torneo organizzato dalla società di casa. Esordienti 2005, finale: Fbc Varedo contro Sporting Cesate. Una partita molto sentita. Decisamente troppo. In campo, tutto nella norma, nella prima parte: grande grinta, ma con correttezza. Poi – da fuori – ecco che inizia ad accendersi la prima miccia. Due papà della squadra ospite, aggrappati alla rete di recinzione, cominciano a farsi sentire. A suon di urla, insulti, offese, persino minacce ai danni dell’arbitro. La conseguenza è ovvia: anche i loro ragazzi, in campo, iniziano a perdere la testa. A protestare, urlare, accerchiare l’arbitro, prendersela con gli avversari. La situazione si fa critica e quando qualche genitore di casa risponde ai due facinorosi, cercando di zittirli, scatta la baraonda.

Il più scalmanato dei genitori ospiti si scaglia verso alcuni papà di casa e serve il pronto intervento di un’altra decina di spettatori per evitare guai seri. È il caos. In campo, i ragazzi sconvolti. Allontanati i due papà violenti della squadra ospite, i genitori di casa non ci stanno: e urlano al mister e ai propri ragazzi di uscire dal campo. «Diamogliela vinta, così sono contenti e se ne vanno». Dopo una interruzione di una decina di minuti, invece, la partita riprende. Gli ospiti vincono ai calci di rigore. Ci sono le premiazioni, i dirigenti del Varedo fanno il possibile per calmare le acque. Invano. I ragazzi, e va bene. Ma anche genitori, allenatori, dirigenti dello Sporting Cesate trovano il coraggio – senza nessun pudore – di festeggiare in maniera sguaiata la vittoria. Non tutti, per fortuna: c’è anche chi, al telefono, racconta «io di fare figure di questo genere, in giro, non ne ho proprio voglia». Un esempio perfetto, insomma, di cosa non dovrebbe essere una partita di calcio giovanile.