Varedo, maltrattamenti alla scuola materna: maestra subito a processo

Il pm chiede il giudizio immediato per le violenze ai bimbi dell’asilo

Varedo, frame video maestra violenta

Varedo, frame video maestra violenta

Varedo (Monza Brianza), 21 aprile 2018 - La Procura di Monza manda subito a processo la maestra ‘bulla’, che potrebbe patteggiare la pena. Il sostituto procuratore monzese Carlo Cinque ha firmato il decreto di giudizio immediato per Patrizia P., la 47enne di Macherio, insegnante in una scuola dell’infanzia di Varedo, messa agli arresti domiciliari per avere ripetutamente strattonato, malmenato e insultato i piccoli alunni della sua classe. Una decisione che deriva dalle prove schiaccianti contro la 47enne raccolte grazie ai filmati delle telecamere posizionate in classe dopo le segnalazioni da parte dei genitori dei bambini al dirigente scolastico, che aveva poi presentato un esposto ai carabinieri.

Comportamenti oltre il limite, ammessi dalla stessa maestra nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Patrizia Gallucci che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. «Ho capito di avere sbagliato e sono mortificata. Ma il mio era un metodo educativo, seppur ora mi rendo conto esagerato, non volevo maltrattare i bambini», ha detto la donna al giudice prima di chiudersi in uno stato di mutismo e pianto causato dallo stato di agitazione che avevano reso necessaria l’interruzione dell’interrogatorio. Una situazione che ha spinto il difensore dell’indagata nominato d’ufficio, l’avvocato Francesco Ferreri, a non chiedere neanche che la maestra venga sentita dal pm titolare delle indagini. L’idea è di chiedere la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari non appena verrà notificato il decreto di giudizio immediato e poi di procedere subito con una richiesta di patteggiamento della pena. Perché la 47enne non avrebbe neanche le capacità e la forza di affrontare un processo.

«Ha capito di avere sbagliato nei suoi metodi educativi e si è dichiarata mortificata  - ha spiegato il legale -  ma ancora non riesce a comprendere l’antigiuridicità del suo comportamento e di avere commesso un reato. È una persona estremamente semplice e anche molto sola. Vive con la mamma completamente invalida per una malattia in fase avanzata di cui si occupa insieme alla sorella, che invece ha una famiglia. Una situazione famigliare che le genera molto stress. E anche l’ambiente lavorativo era molto stressante per lei per i dissapori con una collega a livello personale, tanto che mi ha mostrato un esposto che ha presentato ai carabinieri dove denuncia che, a suo dire, veniva trattata male. Una persona molto sola, incapace di trovare calore umano neanche sul lavoro». Sembra che la collega alla scuola della infanzia l’avesse accusata di non impegnare i bambini in alcuna attività didattica. E in effetti nei video si vede Patrizia tenere per molto tempo i piccoli alunni seduti al banco a fare nulla, anche utilizzando la forza fisica. Sola, incompresa e stressata, la maestra ha fatto l’errore di prendersela con dei bambini dai 3 ai 5 anni che non avevano alcuna colpa del suo malessere.