Un’ora in più per le auto dentro al Parco

La Giunta di centrosinistra conferma per altri 7 mesi l’apertura di viale Cavriga dalle 16 nei giorni feriali

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di Martino Agostoni

Non è ancora il tempo per il Parco libero dalle auto e, anzi, la tendenza che viene confermata per il 2023 anche dall’Amministrazione di centrosinistra è di tenere viale Cavriga chiuso al transito dei veicoli il meno possibile. Il Comune ha prorogato fino al 31 luglio il sistema di apertura alle auto a metà del Parco nella soluzione con l’orario più lungo, quindi con la formula sperimentata quest’anno che ha ampliato di un’ora al giorno la possibilità di transito lungo viale Cavriga. Quindi l’attraversamento del Parco tra porta Monza e Villasanta è consentito dal lunedì al venerdì nelle due fasce orarie di punta, la mattina dalle 7 alle 10 mentre nel pomeriggio a partire dalle 16, e non più dalle 17, e fino alle 19.30. Quindi nelle ore centrali della giornate, sabato, domenica e festivi, viale Cavriga resta vietato ai veicoli a motore.

La questione della limitazione dell’attraversamento del Parco è iniziata nel 2020 quando, a fronte di una sensibile riduzione della circolazione durante l’emergenza sanitaria e con l’impiego di forme di smartworking, l’Amministrazione dell’ex sindaco di centrodestra Dario Allevi aveva provato a ricercare un nuovo equilibrio tra le esigenze del traffico urbano e la tutela di una grande area verde chiusa e ideale per svolgere attività all’aperto.

Ma togliere la possibilità di “tagliare“ per il Parco ha ricadute dirette sul traffico urbano - in particolare dell’asse delle vie Lecco, Cantore e Boccaccio - tanto che con il ritorno quest’anno ai normali flussi di circolazione, in municipio si è deciso di iniziare ad ampliare la fascia oraria di apertura di viale Cavriga nel pomeriggio, anticipandola alle 16. Soluzione riconfermata dalla Giunta di Paolo Pilotto. Ma la questione divide la città e come restano numerose le lamentele contro la scelta di limitare l’accesso a viale Cavriga perché aumenta le criticità del traffico monzese, così è ampio il fronte di chi vorrebbe il Parco un’oasi naturale libera dalle auto.