DARIO CRIPPA
Cronaca

Ylenia Paparella, una scelta “fortunata’’: "Io e il mio bar anti slot"

Monza, a 22 anni ha deciso di investire sul locale con edicola. Un operaio, cliente abituale, ha comprato un Gratta e Vinci da mezzo milione

Una scelta “fortunata“: "Io e il mio bar anti slot"

Una scelta “fortunata“: "Io e il mio bar anti slot"

Una vincita da 500mila euro al Gratta e Vinci in un bar di Monza. Con la spesa di appena 5 euro. E una bella storia di fatica e riscatto. Succede tutto mercoledì pomeriggio, alle 15 circa.

Al Kiki Bar edicola e cartoleria di via Bertacchi 6, al quartiere Libertà. Non troppo lontano del centro sportivo Monzello intitolato a Luigi Berlusconi. Fra i clienti gli stessi calciatori del Monza, che prima di un allenamento si fermano spesso a bere un caffè o a fare colazione, da Pablo Marì a Patrick Ciurria o Lorenzo Colombo. A raccontare quanto accaduto l’altro pomeriggio è la titolare, Ylenia Paparella, 22 anni: "È entrato un nostro cliente abituale, un uomo sulla cinquantina, e ha chiesto un biglietto “Millenumeri”. Visto che li avevo esauriti, gli ho proposto un “20x” … e in maniera un po’ scocciata ha ripiegato su quello…". Il cliente, un operaio, si è messo subito a grattare e "all’improvviso si è messo a urlare per tutto il locale: ‘Ho vinto 500mila euro col 21!’. È impallidito, sembrava stesse per svenire… ce lo ha fatto controllare e si è seduto". Merita di essere raccontata la storia del locale. Il papà di Ylenia,fresca di studi al Turistico al vicino Mapelli, le aveva comprato due anni fa l’edicola cartoleria del quartiere. Non è facile di questi tempi investire su carta e giornali, e lo scorso novembre, ha deciso di rilevare anche il bar interno, che la sua titolare aveva deciso di cedere. Ylenia è una ragazza giovane e piena di buoni propositi, si alza alle 5 del mattino ad aprire e con i suoi collaboragtori Daniele Bennati (già fotografo di cronaca) e Claudio Pietrobon, prende una decisione.

"La prima cosa che ho fatto è stata togliere le slot machine, non mi piacevano, non mi piaceva il tipo di clientela, non mi piaceva vedere persone con la testa china per ore sulle slot… volevo un locale per famiglie, nei paraggi siamo gli ultimi a vendere giornali e cartoleria…". E il vincitore ha offerto almeno da bere? (ride) "Per ora no. Certo, se volesse farci un regalino lo accetteremmo volentieri!". Intanto una cosa buona per tutti avverrà prossimamemnte. Fuori dal locale verrà installato un defibrillatore. Una battaglia personale di Daniele Bennati, che ha perso di recente il padre Sergio e a suo nome ha aperto una raccolta fondi permettere defibrillatori in città. A fare un’offerta, a suo tempo, era stato anche il Kiki Bar.