
Un centinaio di persone si è presentato ieri sera al capolinea di Comasina per chiedere di "non uccidere" il tram di Limbiate. Secondo i programmi di Atm, anticipati ai Comitati nel luglio scorso dall’assessora comunale di Milano, Arianna Censi, il "Frecciarancio", che collega Limbiate (Mombello) alla fermata M3 di Comasina per raggiungere tutta la rete del trasporto pubblico milanese, dovrebbe avere i giorni contati. Da ottobre il tram potrebbe essere sostituito da un autobus che è quello che tutti i pendonali non vogliono, perché l’autobus significa coda e totale incertezza sui tempi di percorrenza dei 12 km circa che separano i due capolinea, mentre il tram procede spedito senza blocchi. Alla manifestazione, promossa dal consigliere regionale della Lega, Andrea Monti, erano presenti anche il parlamentare Andrea Crippa, il sindaco di Varedo Filippo Vergani, il vicesindaco di Cormano, Gianluca Magni, i consiglieri regionale Riccardo Pase di Senago e Paola Romeo di Limbate, il sindaco di Ceriano Laghetto, Roberto Crippa. Tra i primi a prendere la parola Mauro Anzani, del Comitato Trasporto pubblico che ricorda: "Dal 1982 difendiamo il trasporto pubblico e siamo apolitici. Oggi il futuro è elettrico e su binari, quindi il tram. In passato il Comune di Milano è intervenuto per salvare questa linea ma oggi inspiegabilmente non dà risposte, nonostante la disponibilità di regione a metterci i soldi".
Annunciata una nuova manifestazione, settimana prossima, sotto Palazzo Marino.
Ga.Bass.