Lissone, un’altra fetta di aiuti per la ripresa

Diciannovemila euro per aziende, negozi e liberi professionisti, taglio della bolletta al centro sportivo

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di Fabio Luongo

Nuovi contributi alle piccole imprese e alle attività commerciali della città, oltre a una riduzione dell’affitto di oltre 10mila euro per il gestore del centro sportivo costretto alla chiusura per 3 mesi durante il lockdown. Lissone continua a spingere sul pedale della ripresa, con il Comune che ha messo in campo ulteriori aiuti economici per sostenere le piccole aziende, i negozi e i liberi professionisti che hanno dovuto fare i conti con contrazioni del fatturato per l’emergenza Covid.

Nei giorni scorsi il municipio ha erogato la settima tranche di contributi a fondo perduto destinati a ditte ed esercizi commerciali, pari 19.051 euro: sono andati a 39 attività tra bar, pizzerie, pasticcerie, parrucchieri, agenzie di viaggio, profumerie, gioiellerie e negozi di telefonia. Ma anche studi professionali, concessionari d’auto, aziende artigiane, ditte di serramenti, imprese mobiliere e del settore legno, scuole di lingue, posatori di parquet, tappezzieri e carrozzerie. E poi negozi di arredamento, aziende informatiche e di insegne pubblicitarie. Le somme fornite oscillano tra i 130 e i 600 euro a impresa e vanno a supportare i costi fissi di gestione come bollette e affitti. I soldi arrivano da un Fondo di Solidarietà di 1 milione e 300mila euro creato dal municipio e di cui finora hanno beneficiato più di 170 aziende locali per un totale di oltre 97mila euro.

Contemporaneamente il Comune ha ridefinito, riducendolo, il canone d’affitto previsto per quest’anno per il gestore del centro sportivo di via Cilea, tagliandolo in maniera proporzionale ai giorni in cui l’impianto è dovuto rimanere obbligatoriamente chiuso per il lockdown, tra fine febbraio e fine maggio, e quindi senza incassi: lo stop è stato di 98 giorni e così l’affitto annuale è sceso da 39.400 euro a 28.850 euro. Di questi, 9.850 erano già stati versati per il trimestre gennaio-marzo, e quindi il privato ora dovrà pagare al municipio 19mila euro, suddivisi in due rate da 9.500 euro l’una. Un modo per venire incontro al gestore, che ha dovuto affrontare perdite di fatturato per la sospensione dell’attività.

La città però non si scorda nemmeno delle famiglie che a causa della crisi sanitaria si sono ritrovate in situazioni di grave difficoltà economica: oltre alle somme già stanziate e spese nei mesi passati dal Comune, è andata avanti anche la raccolta fondi lanciata dal municipio tra i residenti, con le donazioni fatte dagli abitanti sull’apposito conto corrente attivato dall’Amministrazione che hanno raggiunto attualmente i 19mila euro circa. Fondi andati a incrementare le risorse impiegate per sostenere i nuclei familiari in emergenza. Intanto, per continuare a tenere alta la guardia e le misure di sicurezza anti-contagio, l’altro giorno il Comune, con una spesa di 11.407 euro, ha acquistato 5 termoscanner facciali che serviranno a controllare la temperatura corporea all’ingresso del municipio, della biblioteca, del Museo d’Arte Contemporanea e di Palazzo Terragni.