Carnate, il treno fantasma sarà fatto a fette

Difficile spostare le carrozze intere, la locomotiva resta sotto sequestro mentre il convoglio deragliato sarà demolito da un’azienda di Cairo Montenotte

Il treno deragliato a Carnate

Il treno deragliato a Carnate

Carnate (Monza e Brianza), 25 agosto 2020 - Che fine faranno le 4 carrozze del treno Trenord Paderno Milano Porta Garibaldi deragliate mercoledi nella stazione di Carnate? Finiranno demolite, cioè smembrate e rottamate. L’unico dubbio è se saranno portate via intere oppure "affettate" e poi trasportate a pezzi. Trenord non ha ancora deciso quale delle 2 soluzioni adottare. 

La prima opzione prevede il taglio dei vagoni con l’uso di cesoie idrauliche e fiamme ossiacetileniche e poi il trasporto come un carico normale vicino a Savona, dove opera un’azienda specializzata in demolizioni ferroviarie. Scegliere la seconda, cioè spostare le carrozze intere, vorrebbe dire organizzare un carico eccezionale lungo i 215 chilometri che separano il paese brianzolo da Savona attraverso la Tangenziale est, appena fuori Carnate, l’autostrada Milano Genova e la Genova Ventimiglia. Con tanto di scorta avanti e dietro al convoglio della Polstrada e dopo avere ottenuto le autorizzazioni previste dal Codice della strada. Anche per questo, al momento la scelta avvantaggiata sembrerebbe la prima. 

«Qualunque sarà la decisione, l’importante è che liberino prima possibile l’area verde e che sia lasciata nelle stesse condizioni in cui è stata consegnata, senza rottami o resti ferroviari», dice Egidio Passoni, assessore a Polizia Locale, Protezione Civile, Pianificazione e Territorio, Lavori Pubblici, Ecologia, Viabilità ed Energie Rinnovabili.  «Abbiamo incaricato il comandante della Polizia Locale, Marco Maoloni, di coordinare le operazioni». Trenord ha da tempo avviato un piano di demolizione di vecchi treni passeggeri. Uno smaltimento programmato e scaglionato nel tempo che va avanti da anni con una certa regolarità. 

Quello di Carnate è invece uno di quei casi eccezionali e imprevisti dovuti all’incidente del treno 10776 che il 19 agosto è partito da solo dalla stazione di Paderno Robbiate e senza guida ha viaggiato per 10 chilometri. I tecnici di Rfi lo hanno instradato sul binario morto della stazione di Carnate. Quattro delle sette carrozze sono deragliate finendo sulla massicciata e sfiorando una palazzina di via Banfi, sradicando un muro in cemento armato che divide la ferrovia dalla strada. Due si sono rovesciate sui binari. Nei due giorni successivi, lavorando di notte con due grosse gru, i vagoni sono stati legati, alzati in aria e posati su un’area verde di proprietà del Comune a 50 metri dalla stazione. Ora sono in attesa della demolizione. 

Tranne la locomotiva, messa sotto sequestro dalla Procura di Monza che indaga per disastro ferroviario colposo, per ora contro ignoti. In ogni caso, sia che fatti a pezzi e montati sugli autotreni che trasportati interi, dovranno prendere la via di Cairo Montenotte, nei pressi di Savona, dove c’è un’azienda che si occupa di mettere fine alla vita delle vecchie carrozze ferroviarie. In Italia ce n’è solo un’altra, a Frassinelle Polesine, vicino Rovigo, autorizzata con gara d’appalto allo smantellamento del materiale rotabile dismesso. L’azienda di Cairo Montenotte demolisce 60-70 mila tonnellate di materiali all’anno. Finito smantellamento, il ferro riparte sui binari verso le acciaierie a forno elettrico del bresciano. Nelle fonderie i pezzi di treno liquefatti prendono nuova vita e assumono nuove forme per tanti usi possibili.