
Rafa Nadal
Monza, 9 luglio 2019 - Match a Maiorca. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma sarebbe la città spagnola - casa di Rafa Nadal - ad essersi aggiudicata il torneo Atp 250 per il triennio 2020-2022. Il condizionale è d’obbligo perché, per il momento, l’amministratore delegato dell’Associazione dei tennisti professionisti, Chris Kermode, ha semplicemente communicato che «la decisione è stata presa ma per l’annuncio ufficiale mancano ancora le firme».
Anche per questo Monza ci spera ancora. Al di là dei “palleggi” di voci che si rincorrono sui campi, a cominciare da quello di Wimbledon. Il tempio del tennis sull’erba. E proprio sull’erba si è giocata la partita della candidatura di Monza e di Maiorca a prendere il posto del torneo di Antalya. Con il dossier-Monza ricco di novità, suggestione e pure soldi. Perché nelle ultime settimane gli organizzatori di Monza Open 2020 avevano alzato l’asticella, portando il montepremi a un milione di euro più un’automobile. Uno dei montepremi più ricchi al mondo per un torneo Atp.
Stamdo però a quanto si chiacchiera negli ambienti (alti) del tennis, potrebbe non essere bastata nemmeno l’inedita location scelta da Giorgio Tarantola, direttore designato dell’ipotetico Atp 250, e la società romana Mito Group: l’autodromo della Formula Uno. Un evento - che diventrebbe il secondo torneo più importante in Italia dopo il Master 1000 di Roma - per il quale è già stata trovata la copertura finanziaria di oltre 7 milioni e mezzo di euro, grazie a sponsor nazionali e internazionali.
La piccola Wimbledon monzese è stata progettata nei minimi dettagli, anche grazie alla consulenza tecnica dell’australiano Shayne Reid, guru del settore che ha contribuito a realizzare diversi campi in erba per i match di Coppa Davis e ha lavorato a Wimbledon accanto ai “giardinieri del tennis” più famosi al mondo. Monza avrebbe 6 campi in erba all’interno del circuito che verrebbero allestiti e smontati a ogni edizione: 5 nell’area paddock, con 3 campi di allenamento e 2 di gara ognuno con 2.500 posti a sedere.
Il campo centrale, invece, sarebbe realizzato sul rettilineo di partenza: per i 5mila posti a sedere previsti da regolamento, verrebbero sfruttate le tribune esistenti dell’autodromo e poi sarebbero montate altre due tribune nei due lati corti del campo per creare un “catino del tennis”. Ma tutto questo faraonico quanto ambizioso progetto rischia di rimanere nel cassetto. Il borsino vede salire le quotazioni di Maiorca, spinta presumibilmente dal campione di casa Nadal. Il verdetto è già scritto. Lo si attendeva per il 30 giugno, al termine dell’ultimo Consiglio generale di Atp, ma le firme ancora mancanti stanno allungando i tempi.