Svolta all’asilo privatizzato. Inglese e un’app per le famiglie. Il sindaco: "Nuova era"

Cambio dovuto alla mancanza di fondi pubblici. L’opposizione: scelta miope

Svolta all’asilo privatizzato. Inglese e un’app per le famiglie. Il sindaco: "Nuova era"

Svolta all’asilo privatizzato. Inglese e un’app per le famiglie. Il sindaco: "Nuova era"

A maggio l’annuncio della privatizzazione, seguito da polemiche feroci con l’opposizione contraria alla svolta. Ora a Concorezzo arriva il gestore dell’asilo di via 25 Aprile al centro del caso. A occuparsene sarà Frasi srl, un nome nel campo con collaborazioni in tutta Italia, da Roma a Milano, da Torino a Bologna. In città arriveranno così nuovi servizi, la sezione primavera, insegnanti di madrelingua inglese e un’App per comunicare in tempo reale con le famiglie. Obiettivo, "rendere la scuola dell’infanzia un polo formativo di riferimento per il territorio che andrà ad aggiungersi all’offerta delle statali e delle paritarie", spiega il Comune. Il sindaco è soddisfatto: "Con la nuova gestione daremo ai genitori la possibilità di usufruire di nuovi servizi da tempo richiesti come il pre scuola, a partire dal mattino presto, e un post scuola fino alle 18 oltre a una particolare attenzione al bilinguismo e ai summer camp – dice il sindaco Mauro Capitanio –. Per la città lo sviluppo dell’asilo è una risposta concreta alle esigenze di mamme e papà che ora potranno scegliere di usufruire di prestazioni attese da tempo". Non solo. Per il primo cittadino il nuovo corso "renderà sostenibile, anche a livello economico, il mantenimento della struttura che continuerà a essere di proprietà del Comune, liberando risorse che l’Amministrazione dedicherà ai servizi alla persona con una attenzione particolare alla didattica e al sociale". A innescare il cambiamento erano stati "mancanza di soldi, ora necessari per fare fronte a esigenze emergenti come il disagio giovanile e il calo demografico", ma il quadro tracciato dall’Amministrazione nei mesi scorsi per spiegare l’operazione non ha mai convinto la minoranza. "Privatizzare è una scelta miope, lo ripetiamo da mesi e oggi lo ribadiamo", sottolinea il capogruppo della Rondine Francesco Facciuto.

E a proposito di denaro ricorda: "L’avanzo di 5 milioni racconta che il problema non sono le risorse, ma non sapere come spendere. La comunità – aggiunge – perde un punto di riferimento, la decisione ha radici lontane, è frutto di uno smantellamento progressivo cominciato nel 2019. Il primo atto è stata la soppressione di una sezione, poi c’è stato l’incarico a tempo determinato del direttore che certo non deponeva per la continuazione, e il disimpegno sul personale e sulle ristrutturazioni fino alla ritirata esplicita di questi mesi. Abbiamo denunciato passo dopo passo quel che stava accadendo e la conclusione non fa che confermare la mancanza di visione che emerge dalla volontà di passare la mano".

Bar.Cal.