Il SuperDì
Cogliate (Monza Brianza), 5 febbraio 2019 - Stavolta è ufficiale: giovedì mattina apriranno i punti vendita ex SuperDì di Cogliate e Cornate d’Adda, oltre a Pavia. Altri 3 nuovi punti vendita vanno ad aggiungersi ai tre “pionieri” aperti a tempo record fin dallo scorso 20 dicembre (a Bregnano, Treviglio e San Colombano al Lambro) portando quindi a 6 i negozi con il nuovo marchio della catena con sede centrale a Brescia. In tutto sono coinvolti circa 50 dipendenti, che da giovedì mattina torneranno finalmente al lavoro, con una divisa diversa, dopo quella della catena SuperDì-IperDì abbandonata lo scorso mese di settembre. Le operazioni di allestimento dei nuovi punti vendita, dopo la brusca frenata di inizio anno, quando è emersa la necessità di un pronunciamento del Tribunale di Monza, ha subito un’accelerazione grazie al via libera ottenuto dal collegio giudicante, che ha riconosciuto validi gli accordi sottoscritti dalla proprietà di Gca General Market per la cessione di 15 punti vendita, pur sottoscritti due giorni prima della presentazione della richiesta di concordato in Tribunale.
L’affitto di rami d’azienda, formula con la quale è stato siglato il passaggio di insegne dei punti vendita, ha avuto l’ok del Tribunale previo l’inserimento di una clausola con l’impegno a riconsegnare i rami d’azienda affittati “in caso di aggiudicazione definitiva del ramo aziendale in favore di un soggetto terzo, all’esito della procedura competitiva eventualmente disposta nell’ambito della procedura concorsuale di Gca”.
Superato questo passaggio, le attività di allestimento si sono intensificate e fin dalla scorsa settimana a Cogliate, uno dei punti vendita più grandi, con 21 dipendenti, completati i lavori di riqualificazione per impianti, illuminazione e scaffali, sono iniziati ad arrivare i carichi di merce. Ieri è stata posizionata la nuova insegna all’ingresso del supermercato di via Fermi.
Lo stesso sta avvenendo in queste ore anche nel punto vendita di via Manzoni a Cornate d’Adda, dove torneranno al lavoro 10 dipendenti ex SuperDì. Restano in attesa i 46 addetti dell’IperDì di Cesano Maderno per i quali è ancora viva la speranza di un’acquisizione da parte di un altro marchio con cui sono in corso trattative, così come per gli altri 5 Iper dell’ex impero Franchini. Resta invece particolarmente difficile la situazione del punto vendita di Desio (12 dipendenti) che, così come altri 14 negozi, non ha al momento nessun acquirente interessato al subentro. Questi dipendenti sono come tutti gli altri, senza entrate dal mese di luglio 2018, mese dell’ultimo stipendio pagato. Oltre a non avere visto gli ultimi due stipendi, non hanno ancora potuto incassare nemmeno il primo assegno di cassa integrazione, a cui hanno avuto accesso con effetto retroattivo dal 29 settembre 2018. L’Inps accusa la proprietà di mancanze nella trasmissione dei dati, Ministero e Regione sembrano non riuscire a sbloccare la situazione e i lavoratori arrancano.