Stop vaccini al palasport, il caso si sgonfia

Non è bastata la mobilitazione del centrosinistra alla guida della città, con tanto di sit-in d davanti alla struttura di Largo Atleti Azzurri d’Italia. Non sono bastate le proteste di alcuni cittadini. E nemmeno la petizione online, che si è incartata ormai da alcuni giorni sulle 1.600 firme. Il polo vaccinale del PalaDesio questa settimana chiuderà i battenti: giovedì 6, per la precisione. E a quanto pare insieme alle speranze, si affievoliscono anche le lamentele. Basti pensare che lo stesso promotore della petizione, Ampelio Colombo, personaggio molto noto in città e attivo nel sociale, reduce dalla vaccinazione presso il nuovo hub Polaris di Carate Brianza, parla chiaro: "Avevo appuntamento qualche giorno fa alle 10.50, sono andato un pochino prima, alle 10.50 ero già a casa. Tutto ha funzionato alla perfezione".

Ennesima testimonianza che la nuova struttura, dove sono indirizzati anche molti di coloro che vivono a Desio, sta funzionando bene, come testimoniato anche dall’assessore regionale Letizia Moratti nella sua recente visita. E non è poi così scomoda da raggiungere come paventato. Dunque, ancora per tre giorni funzioneranno tre linee vaccinali (a fronte delle sei inizialmente attive, che inoculavano circa 600 dosi giornaliere) per smaltire alcune centinaia di seconde dosi per gli over 80. Poi tutto quanto messo in piedi dal 15 marzo verrà smantellato. E il palazzetto dello sport tornerà interamente dedicato a quella che è la sua funzione originale. Nei giorni scorsi tra l’altro ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, che hanno portato alcuni anziani ad arrivare sul posto e trovare chiuso. "Una scelta incomprensibile e assurda", l’aveva bollata il sindaco Roberto Corti, appena saputo che la Regione avrebbe chiuso il centro vaccinale del PalaDesio. Ma gli appelli della politica (che avevano scatenato il consueto scontro con il centrodestra) non sono serviti. "Siamo convinti che la sfida che abbiamo di fronte richieda il maggior numero di centri distribuiti sul territorio, per evitare che le persone debbano spostarsi in punti distanti da casa propria creando traffico e soprattutto assembrandosi in pochi grandi centri", chiedevano i 1.600 firmatari. Ma niente. Il personale sanitario sarà distribuito negli altri hub aperti in Brianza, così come anche i volontari della protezione civile. Intanto il 26,73% del target di desiani (9.544 su 35.702 cittadini) ha ricevuto la prima dose. Sono 4.038 coloro che hanno ottenuto anche la seconda.

Alessandro Crisafulli