Monza, spray al peperoncino contro ladro di biciclette: era nei guai per tentato stupro

Gli agenti della polizia locale hanno usato per la prima volta la nuova dotazione per bloccare un giovane del Gambia

La postazione fissa dei vigili in stazione

La postazione fissa dei vigili in stazione

Monza, 22 settembre 2018 - È uno dei due presunti stupratori che lo scorso 22 luglio aveva aggredito una ragazza italiana di 21 anni alla stazione ferroviaria di Monza. E da lì, da quella stazione ferroviaria ormai trasformatasi in una polveriera, non si era evidentemente mai allontanato.  Venerdì di primo mattino infatti gli agenti della polizia locale in presidio fisso nel piazzale della stazione di via Arosio lo hanno sorpreso mentre tentava di rubare una bicicletta proprio lì. Stiamo parlando di un ragazzo del Gambia, 19 anni, irregolare, una sfilza di precedenti penali, un ordine di espulsione sulla testa. E un precedente appunto per tentato stupro di gruppo. E ora un piccolo primato di cui non andare certo fiero: è stato lui il primo a subire l’utilizzo dello spray al peperoncino di cui la polizia locale di Monza è stata dotata dallo scorso mese di agosto.

Ma riavvolgiamo il nastro. Venerdì alle 8.30 i vigili lo vedono aggirarsi attorno a una bicicletta, staccare la sua ruota e sfilare la catena con cui era legata a una rastrelliera attraverso la forcella. Corrono subito a bloccarlo. E, alla vista degli agenti che gli intimano di seguirli in comando per farsi identificare, visto che non aveva con sé alcun documento, li strattona e spinge cercando la fuga. Si vivono allora momenti concitati: il soggetto fermato prende nuovamente a spintonare i vigili e a minacciarli fino a quando questi non sono costretti a utilizzare lo spray al peperoncino in dotazione contro di lui. Da un controllo sulla banca dati emerge la sua storia criminale: quattro pagine di precedenti, tanti “alias”, precedenti per spaccio, immigrazione clandestina, tentato stupro di gruppo. Un ordine di espulsione. Al processo per direttissima, il magistrato ha convalidato il suo arresto per resistenza e furto aggravato.

Prima di arrivare in aula, comunque, gli agenti avevano chiesto l’intervento di un’ambulanza per provvedere al lavaggio accurato degli occhi del giovane africano, ovviamente fortemente irritati dallo spray al peperoncino. Per il suo “socio” nel precedente tentativo di stupro, un guineano di 33 anni, richiedente asilo, era stato chiesto proprio il giorno prima il rinvio a giudizio per aver accoltellato un 20enne del Gambia, sempre in stazione. Anche in quel caso, il responsabile dell’aggressione era stato arrestato proprio dagli agenti della polizia locale. Non si ha più notizia invece della ragazza, una sbandata senza fissa dimora, che a luglio fu trascinata lungo i binari dai due africani incontrati nel corso delle sue peregrinazioni e che si salvò a stento da una violenza sessuale.  Ne uscì con sette giorni di prognosi.