Sos da una montagna di rifiuti

Il video girato dalla band milanese Underframe alla piattaforma del Cem per denunciare l’emergenza ambiente

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di Barbara Calderola

"Sommersi dall’immondizia. Ecco la fine che faremo, se non cambiamo subito rotta".

Carlo Botti è il vocalist degli Underframe, la band milanese, - lui, di Bellusco, è l’unico brianzolo del gruppo - che ha deciso di girare il nuovo video del singolo “The earth“, “La terra“, al centro raccolta rifiuti di Mezzago.

Un pugno allo stomaco, voluto per richiamare l’attenzione "sul problema dei problemi". E dopo la tragedia della Marmolada "è suonato un allarme che non possiamo più ignorare". Un messaggio condiviso dal Cem,che ha aperto le porte della piattaforma ai musicisti. "Diffondere il ‘verbo verde’ non è una moda, ne va della sopravvivenza di tutti noi e delle generazioni future. La retorica non c’entra, ormai è evidente", dice il presidente Alberto Fulgione.

È così che il gruppo sta diventando un anello importante del percorso di informazione che "assorbe moltissime nostre energie". Il concetto è semplice: una canzone arriva dove anni di opuscoli e iniziative a volte non riescono. Il video è un mini-film "sugli effetti e i rischi dell’apocalisse climatica", racconta Botti. Le prime scene dei sopravvissuti sono girate su vagoni abbandonati delle Ferrovie Nord, da lì credono di potersi salvare dal disastro, ma si ritrovano su un binario morto, la locomotiva non c’è. Nel viaggio a piedi che intraprendono verso la salvezza, arrivano al Centro Cem di Mezzago, dove tra montagne di pattumiera, quando tutto sembra perduto, trovano una porta. Oltre, il Parco del Rio Vallone, un eden, l’unico angolo che si è salvato dalla distruzione del pianeta, dove ricominciare a vivere sul serio, a patto di non commettere più gli stessi errori". In una parola: "Smettiamo di offendere la natura". Il messaggi è chiaro, "siamo ancora in tempo per cambiare le cose", ma non c’è un istante da perdere. "La metamorfosi ci riguarda tutti da vicino – sottolinea Fulgione – ciascuno di noi ogni giorno può compiere scelte che fanno la differenza. Certo, servono politiche a tutti i livelli, ma nessuno è escluso dalla trasformazione: questo è un processo che si mescola con la nostra vita quotidiana. Non è lontano, è vicino, ci coinvolge direttamente".

La siccità insegna, le piccole regole per evitare sprechi d’acqua che arrivano dappertutto in questi giorni "sono un esempio di come sia necessario diventare consapevoli della situazione. E un brano può aiutarci a capire quanto ci siamo spinti in là".