Sono 900 le richieste di Bonus Energia

Il Comune ha stanziato 250mila euro per sostenere le famiglie in difficoltà. L’importo potrebbe crescere

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La crisi si fa sentire e, purtroppo, la situazione è davvero tangibile anche nella ricca Seregno: sono circa 900 le famiglie che hanno presentato una domanda di contributo agli sportelli del municipio per cercare di fronteggiare il caro bollette. Le notizie che leggiamo sui giornali sugli aumenti del gas e dell’energia elettrica, alla fine, diventano parte della nostra quotidianità: davvero tanti i nuclei seregnesi che hanno deciso, loro malgrado, di usufruire del “Bonus Energia“ voluto dall’amministrazione comunale. Una misura una tantum che il sindaco Alberto Rossi ha ritenuto necessaria per dare un po’ di sollievo ai nuclei che già si trovano in situazione economica disagiata.

La scelta, tuttavia, è stata quella di rivolgersi a una platea più ampia con lo scopo di dare un sostegno anche a chi, mai costretto a chiedere aiuto agli uffici comunali, potrebbe comunque sentire la differenza a livello di portafoglio con questa entrata extra che arriva dal municipio. La decisione, pertanto, era stata quella di concedere il “Bonus Energia“ alle famiglie che arrivano a un reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente) fino a 30mila euro. Corposo anche lo stanziamento da parte dell’amministrazione comunale: ben 250mila euro per cercare di calmierare gli effetti del caro bollette che, a oggi, insieme all’inflazione risulta essere il problema maggiore da fronteggiare per i bilanci familiari.

Importo “aperto“, nel senso che in caso di necessità l’amministrazione comunale si è già detta disponibile a innalzare la quota dello stanziamento per cercare di soddisfare tutte le esigenze. Alla data di lunedì 5 settembre, erano esattamente 880 le richieste di accesso al “Bonus Energia“.

Oltre la metà delle domande hanno già superato la fase istruttoria ed hanno portato alla determinazione di contributi a fondo perduto di ammontare variabile tra i 200 ed i 500 euro. La convinzione degli uffici, tuttavia, è che il numero delle richieste possa essere notevolmente superiore. Il bando era stato pubblicato durante di giugno, con largo anticipo rispetto all’attuale gravità della situazione, quando molte famiglie avevano sottovalutato il problema e quando molti avevano in mente solo le vacanze: da qui alla scadenza del 16 settembre c’è da scommettere che le pratiche di contributo da affrontare saranno molte di più.

Una situazione drammatica, che agli uffici comunali fa tornare in mente il periodo più buio dell’emergenza Covid. Anche allora la scelta era stata quella di intervenire con il “Buono Spesa“, integrando i fondi provenienti dal Governo con risorse comunali e con il contributo versato da molti cittadini: tante, anche allora quasi un migliaio, le richieste pervenute. Per la gran parte dei casi si trattava, come oggi, di nuclei non conosciuti dagli uffici perché non si erano mai trovati in una situazione di necessità. Ora, per cause diverse, ovvero per le bollette, la storia si ripete. Altri concittadini alle prese con una situazione di disagio economico e che si interrogano su quanto durerà questa situazione di emergenza.

Gualfrido Galimberti