STEFANIA TOTARO
Cronaca

Sentenza sulla sparatoria. Condannato anche il ferito

Due gruppi armati si erano scambiati 14 colpi di arma da fuoco per strada: nove anni di carcere a due fratelli, all’uomo finito in ospedale e a suo figlio.

Sentenza sulla sparatoria. Condannato anche il ferito

Sentenza sulla sparatoria. Condannato anche il ferito

Tutti condannati per il Far West tra due gruppi di calabresi che la mattina dell’11 luglio scorso non hanno esitato a sparare a raffica almeno 14 colpi, da veicoli in corsa, in mezzo a un traffico sostenuto, vicino a case, negozi e un oratorio pieno di bambini. Col movente di un legame sentimentale interrotto tra una donna appartenente a una delle due famiglie con un uomo dell’altro gruppo. La giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Monza Silvia Pansini, nel processo col rito abbreviato per concorso in tentato omicidio, ha inflitto 9 anni di reclusione ai due fratelli di 28 e 48 anni, Cosimo e Giovanni Amato, residenti in Brianza, entrambi commercianti di materiali ferrosi, ma anche all’unico ferito, il 56enne Mario Romeo e a uno dei due figli trentenni, venditori di auto usate. Un anno in meno è andato all’altro figlio che non risulta che abbia esploso colpi. Condannato a 1 anno di reclusione il sesto imputato accusato di favoreggiamento personale nei confronti dei fratelli Amato per avere fornito loro un’auto per la fuga. La pm Sara Mantovani aveva chiesto condanne tra i 9 anni e 8 mesi e i 14 anni di reclusione. La giudice ha deciso per pene minori, seppure non abbia accolto le tesi della difesa degli imputati che chiedevano il riconoscimento dell’eccesso colposo in legittima difesa per gli Amato, in quanto sono stati i Romeo per primi a sparare, oppure le attenuanti della provocazione o dello stato di ira. L’inchiesta dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Monza, era stata chiamata “Far West” proprio per la modalità violenta del fatto accaduto in piena mattina, alle 11.15, lungo via Wagner a Seregno, quando i due gruppi armati a bordo di un furgone Iveco Daily 35 e una Fiat Punto si erano fronteggiati in uno scontro a fuoco. Al termine dell’inseguimento il furgone Iveco Daily 35 era riuscito a dileguarsi mentre la Fiat Punto con padre e due figli a bordo, dopo essere stata colpita da vari proiettili e speronata, era finita contro il marciapiede. Mario Romeo, raggiunto da alcuni proiettili, era finito in ospedale. I carabinieri avevano identificato anche i due fratelli che erano a bordo del furgone (di cui uno con precedenti per reati contro il patrimonio e porto abusivo di armi) e il 13 luglio li avevano arrestati in un’abitazione di Cesano Maderno pochi attimi prima che potessero fuggire.