Monza, all’appello mancano 2.400 insegnanti

Conto alla rovescia per la prima campanella dell’anno per circa 21.200 ragazzi che studiano a Monza

Primo giorno di scuola a Monza

Primo giorno di scuola a Monza

Monza, 10 settembre 2017 - Conto alla rovescia per la prima campanella dell’anno per circa 21.200 ragazzi che studiano a Monza. La scuola dell’infanzia è già cominciata per circa 3.400 bambini. Tra domani e martedì torneranno a scuola i 6.300 alunni della primaria (25.7%), i circa 4mila delle medie e, il gruppo più numeroso, i 10.800 studenti delle superiori (44%), di cui 6.700 provenienti dalla Brianza. "Si evidenzia - spiega Vittorio Rossin dell’Ufficio statistica del Comune - la tendenza all’incremento della popolazione scolastica di residenti a Monza. Infatti si passa dai 14mila iscritti nell’anno scolastico 2001/2002 ai quasi 15.500 iscritti del 2016/17. Più di tutti sono cresciuti gli studenti delle superiori: il 23.5% in più. L’incremento globale in sedici anni è del 9.8%". Al rientro a scuola i ragazzi dovranno aspettarsi cattedre vuote ancora per il 20 per cento. Su 99 scuole del territorio della provincia di Monza e brianza mancano ancora circa 2.400 insegnanti di tutte le discipline e il 30 per cento degli insegnanti di sostegno (circa 3.600).

Le scuole devono aspettare per la chiamata che vengano pubblicate le graduatorie definitive. "Non abbiamo mai numeri chiari - commenta Enzo Palumbo, segretario Funzione pubblica Scuola della Cgil - quando l’Ufficio scolastico non manda nessuno la scuola può chiamare d’ufficio. Gli insegnanti, chiamati a coprire spezzoni di cattedra rifiutano spesso, nell’attesa di supplenze più lunghe". E intanto i ragazzi attendono. "Da noi mancano 117 docenti - commenta Guido Garlati del Mosè Bianchi - mentre ne occorrono 150, calcolando anche chi copre poche ore. Ci sono stati trasferimenti a luglio e abbiamo chiamato ad agosto. Contiamo entro questa settimana di avere tutti". Mancano anche bidelli: circa 200 su 2600 della Brianza e i dirigenti di segreteria (Dsga).

Faticosa l’assegnazione dei dirigenti. Ben 22 scuole su 40 istituti che attendono un preside si dovranno accontentare di un reggente. E come spiega Enzo Palumbo non è facile trovarli: "Anche i presidi, come insegnanti e bidelli cercano la sede più comoda e a volte meno problematica e spesso rifiutano un incarichi". Di fatto a poche ore dall’inizio della scuola l’ istituto Koiné di Monza è l’unico della Brianza ancora senza preside nemmeno reggente. Infatti l’Ufficio scolastico regionale aveva nominato Annamaria Celso (dirigente titolare all’Istituto Don Milani) che però, ha rifiutato l’incarico. La notizia nei giorni scorsi circolava tra insegnanti e genitori, suscitando smarrimento e preoccupazione per l’inizio della scuola: si sono dati tempo fino a lunedì, prima di fare pressione presso l’Ufficio scolastico, perché risolva la situazione. "Di solito in questi casi - anticipano i sindacati - l’Ufficio scolastico nomina d’ufficio". Ancora in dubbio anche il reggente dell’Ic Foscolo di Monza.