Monza, la realtà virtuale entra in sala operatoria al San Gerardo: ologramma fegato in 3d per operare tumore

L’utilizzo di questa tecnica è stato reso necessario per le dimensioni e la localizzazione della neoplasia. Il paziente, un uomo di 77 anni, è stato operato con successo

Una sala operatoria (Foto archivio)

Una sala operatoria (Foto archivio)

Monza, 5 gennaio 2024 –  Sempre più all’avanguardia la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza: un uomo di 77 anni, con una voluminosa massa tumorale nel lobo destro del fegato è stato operato con successo, utilizzando una tecnica di ricostruzione tridimensionale del fegato e della realtà aumentata, creando un ologramma in 3D, sia nella fase preoperatoria sia durante il complesso intervento chirurgico in due tempi di transezione del fegato e legatura portale per epatectomia.

L'utilizzo della tecnica di realtà virtuale si è reso necessario perché la neoplasia, per dimensioni e localizzazione, necessitava dell'asportazione completa del fegato di destra, non possibile con una singola operazione secondo la tecnica tradizionale in quanto il fegato residuo di sinistra non sarebbe stato in termini di volume sufficiente per garantire un funzionamento adeguato.

L'intervento è stato eseguito dall'équipe della Chirurgia epatobiliare composta in stretta collaborazione con l'équipe anestesiologica e di sala operatoria dedicate a questa chirurgia.

"Si tratta di una nuova tecnologia - ha spiegato Fabrizio Romano responsabile della Chirurgia epatobiliare dell'Irccs - che sviluppa un modello tridimensionale dello specifico tumore di quel determinato paziente, nel contesto del proprio organo bersaglio, che permette di cambiare totalmente la percezione della malattia da parte del chirurgo. Come primo step è stato infatti creato un ologramma tridimensionale del fegato che attraverso un visore ha permesso la visualizzazione dell'organo ricostruito attraverso l'elaborazione dei dati della Tac del paziente utilizzando un visore di realtà virtuale".

"Nello specifico - spiega ancora Romano - si utilizza un software che partendo dalle immagini bi-dimensionali della Tac genera un rendering tridimensionale. Tale ologramma è stato utilizzato nella fase preoperatoria per valutare la posizione del tumore rispetto all'anatomia vascolare del fegato e successivamente, durante la fase intraoperatoria, l'ologramma è stato sovrapposto in tempo reale sul fegato del paziente (realtà mista) sempre attraverso l'utilizzo del visore in maniera da verificare sia la linea di resezione dell'organo sia le strutture vascolari all'interno del fegato così da effettuare un intervento ad altissima precisione".