Quattro ragazzini circondati e derubati dalla baby gang

Un gruppo di ragazzi di 15 anni viene aggredito da un gruppo di giovani nordafricani nel centro di Monza. Vengono derubati di oggetti di valore e denaro. Le vittime sono spaventate e non hanno ancora sporto denuncia. La nonna di uno di loro esprime preoccupazione per l'accaduto.

Quattro ragazzini circondati e derubati dalla baby gang

Quattro ragazzini circondati e derubati dalla baby gang

Hanno 15 anni. Sono usciti a fare una passeggiata in centro. Cose da ragazzi. Chiacchiere, una bibita, un trancio di pizza.

Sono giovani e prudenti però, per tornare a casa aspettano una mamma che li venga a prendere con la macchina.

L’appuntamento è già stabilito, ore 21.15. Qualche sera fa.

Non sanno a cosa stanno per andare incontro, però.

Nei pressi dell’Arengario, compaiono altri 6 o 7 ragazzi, sono pure loro giovani. Ma un poco più grandi. Dai 15 anni virano verso i 17 all’incirca.

Sono di origine straniera, nordafricani.

E non hanno buone intenzioni. Si avvicinano con una scusa. "Hai una sigaretta? Ah no? E qualche euro?".

Si fanno sempre più minacciosi, prepotenti.

Mettono le mani addosso ai 4 ragazzini, non hanno bisogno di picchiare, bastano i gesti e i comportamenti, l’intimidazione è servita

Mentre parla, il gruppetto intimidatore infila le mani nelle tasche dei ragazzini e le svuota.

Fa sparire quello che c’è di valore. Auricolari, Power Bank (caricabatterie portatili), spiccioli (5 euro). Non puntano a nulla di più, puro e semplice controllo del territorio. Come le baby gang che negli ultimi anni infestavano il centro. Poi, soddisfatti, se ne vanno.

Le vittime rimangono invece tramortite e ammutolite. Hanno paura. Racconteranno tutto, ma solo a casa.

"Non hanno voluto fare denuncia per ora - racconta la nonna di uno di loro - sono rimasti troppo spaventati, c’era anche una pattuglia delle forze dell’ordine nelle vicinanze ma non si è accorta di quanto stava avvenendo”".

Del resto, nessuno ha urlato o chiesto aiuto, difficile decifrare il comportamento dei ragazzi, vittime e aggressori.

"Fa paura che sia avvenuto tutto in pieno centro" chiosa preoccupata la nonna.

Dario Crippa