
La vecchia fabbrica di lampadari della mafia al Ruginello diventerà presto un polo a disposizione dei fragili con appartamenti di emergenza per chi viene sfrattato
Viaggio nei cantieri delle grandi opere finanziate dal Pnrr a Vimercate. Nel borgo di Ruginello la vecchia fabbrica di lampadari della mafia diventerà presto un polo a disposizione dei fragili con appartamenti di emergenza per chi viene sfrattato, mentre in via Ponti prende forma il nuovo centro per l’impiego della Provincia.
Il progetto per nuclei in difficoltà da 1,8 milioni interamente coperto dalle risorse del Piano, è firmato Offerta Sociale, l’azienda pubblica del welfare controllata dai comuni della zona. I servizi saranno a disposizione di tutto il territorio. Si intuiscono già le forme della seconda vita della palazzina a tre piani, 600 metri quadrati e altri 600 di giardino in via Maria Ausiliatrice, che lo Stato ha consegnato alla città dopo averla tolta alla criminalità organizzata. I lavori sono cominciati un paio di mesi fa. La giunta Cereda aveva approvato il progetto finanziato dal Piano di ripresa e resilienza in due tranche, soldi per sistemare i muri e per riempire gli spazi di contenuti. La scelta della destinazione ai più vulnerabili era stata fatta subito e da qui in poi l’intenzione diventerà realtà. "Arriveranno così risposte a precisi bisogni di tutta la nostra area", sottolinea l’amministrazione.
A cominciare da chi vive in condizioni economiche così precarie da non riuscire più a mettersi un tetto sopra la testa. A opere finite, potranno appoggiarsi per un periodo ai nuovi mini alloggi, "una soluzione tampone in attesa di entrare in graduatoria per una casa popolare. Situazioni che si verificano spesso".
Fra i casi contemplati, anche quello di moglie e fidanzate maltrattate che non possono più vivere con l’aguzzino. Nella vecchia ditta troveranno rifugio anche gli homeless che non vogliono tornare alla routine, ma hanno bisogno di punti di riferimento: un letto per dormire, docce per lavarsi.
Di segno diverso, ma su un altro fronte caldo, il lavoro, l’altro piano sostenuto dal Pnrr, valore 1,1 milioni. Ruspe e operai in via Ponti, nel vecchio polo delle associazioni ceduto in comodato d’uso gratuito per 30 anni dal Comune ad Afol, l’agenzia provinciale che fa incontrare domanda e offerta di occupazione. Qui, sta nascendo la nuova sede. In origine, fra le sue mura c’è il vecchio asilo Ponti, poi le stanze erano passate al no-profit. Ora, sta per cominciare il nuovo corso dello stabile a due passi dal Municipio. Il Centro per l’impiego oggi è in via Cavour. A occuparsi del restyling è la stessa agenzia provinciale per il lavoro grazie ai fondi regionali dedicati al potenziamento degli sportelli sul territorio, al personale, all’ampliamento delle prestazioni e alla ricerca di nuovi spazi.