I boschi delle Groane come Rogoredo: è lotta allo spaccio

Unità mobile di specialisti avvicineranno i tossicodipendenti per proporre la disintossicazione

Carabinieri in azione al parco delle Groane

Carabinieri in azione al parco delle Groane

Monza, 1 marzo 2019 - I boschi delle Groane come Rogoredo: l’assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Giulio Gallera ha annunciato l’avvio di un intervento straordinario di assistenza socio-sanitaria per i frequentatori abituali della zona di spaccio. È quanto annunciato nel corso dell’ultima seduta del Tavolo di coordinamento per il contrasto dello spaccio di stupefacenti nel Parco delle Groane che si è svolta nella prefettura di Monza. Ai lavori, diretti dal prefetto Giovanna Vilasi, ha partecipato per Regione Lombardia l’assessore al Welfare Giulio Gallera, che coordinerà l’aspetto socio sanitario degli interventi. Al tavolo erano inoltre presenti, come sempre, referenti delle Forze dell’ordine del territorio, amministratori locali, vertici di Ats Monza-Brianza e del Parco delle Groane, esponenti di Ferrovie dello Stato e di Trenord e di alcune Associazioni che saranno parte attiva del progetto.

Si tratta di un’iniziativa caldeggiata soprattutto dal Parco delle Groane e punta sull’azione di prevenzione e correzione nei confronti dei tossicodipendenti, attraverso l’approccio diretto da parte di operatori specializzati. «Gli obiettivi che ci siamo posti - spiega Gallera - e che richiamano quanto è attualmente in atto a Rogoredo sono molteplici e ambiziosi e saranno tanto efficaci quanto più sinergica sarà la collaborazione fra le istituzioni coinvolte. Il nostro primo intervento dovrà prevedere un approccio di carattere igienico-sanitario per i consumatori di stupefacenti, al quale si dovrà accompagnare un “aggancio” individuale dei frequentatori del parco, spesso giovanissimi, attraverso l’azione di operatori opportunamente preparati e qualificati».

In sostanza, come ha riferito Antonio Magnani, assessore comunale alla Sicurezza di Ceriano Laghetto, che ha partecipato all’incontro, si tratta di avviare l’attività di operatori sociali nelle aree di spaccio con unità mobili per avvicinare i clienti degli spacciatori e promuovere percorsi di disintossicazione. «Una iniziativa sulla quale manteniamo diverse perplessità, in particolare sulle modalità e i luoghi di svolgimento» ha commentato Magnani. Sul progetto, comunque, sarà attivato nei prossimi giorni un confronto tecnico, coordinato da Ats, con le Aziende socio sanitarie di riferimento, Areu, i Sert e le associazioni del privato sociale, per predisporre un piano operativo e individuarne i costi. Resta omunque confermata - aggiungono dalla Prefettura - l’azione delle Forze dell’ordine, finalizzata alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di stupefacenti sia all’interno del Parco delle Groane, sia lungo le arterie stradali adiacenti.