Omicidio a Monza, il parroco: "Dio non si vendica, ma perdona"

Commozione e anche tensione ai funerali di Cristian Sebastiano, ucciso da due ragazzini di 14 e 15 anni: "Colpite tre famiglie"

Lo striscione davanti alla chiesa dove è stato celebrato il funerale di Cristian

Lo striscione davanti alla chiesa dove è stato celebrato il funerale di Cristian

Monza, 8 dicembre 2020 -  Uno striscione commosso, e commovente.“Non dovevi andartene così. Chi ha la luce nel cuore non potrà spegnersi mai”. A realizzarlo, gli amici del quartiere, che lo hanno appeso fuori dai cancelli della chiesa di San Rocco. Una chiesa gremita, non solo di genitori e parenti, ma anche appunto da tanti, tantissimi amici venuti a salutare per l’ultima volta – in una mattinata fredda e bagnata dalla pioggia – la vittima dell’atroce delitto commesso appena una settimana prima sotto i portici delle case popolari in via Fiume. Si sono celebrati ieri mattina i funerali di Cristian Sebastiano, 42 anni, accoltellato da due ragazzini di 14 e 15 anni.

"A noi oggi tocca pregare perché tre famiglie, il quartiere, la città, sono state colpite da questa disgrazia, da questo omicidio", ha ricordato il parroco don Pierangelo Motta. Che ha ribadito più volte il suo appello, in un momento di rabbia e dolore: "Dio non si vendica ma perdona. Nel dolore che state vivendo, nel dolore che ha colpito il nostro quartiere e l’intera città, chiediamo al Signore la grazia del perdono. Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso, non inseguiamo vendetta e rancore". Nel corso dell’omelia, il sacerdote ha voluto ricordare anche i due ragazzini fermati dai carabinieri e accusati dell’omicidio.

Un delitto maturato nel mondo dello spaccio, con i due giovanissimi che acquistavano la droga proprio dal 42enne che hanno deciso di uccidere, con un movente che rimane ancora al vaglio preciso degli inquirenti. Ma il tema della messa non era quello, ovviamente, e il parroco ha voluto scacciare quei pensieri negativi dal cuore dei fedeli: "Siamo qui per pregare anche per chi ha causato questo delitto, forse senza nemmeno rendersi conto di quello che stavano facendo. È nostro dovere, come comunità cristiana, affidare anche questi due ragazzi all’amore e alla misericordia di Dio".

«Preghiamo Dio che l’odio di questi due giovani si possa mutare in consapevolezza e pentimento - ha auspicato ancora il parroco -. Preghiamo anche per loro, anche se costa fatica, perché l’amore di Dio non esclude nessuno". Parole che ovviamente hanno colpito ma non sono state gradite a tutti. La mamma di Cristian ha ribadito all’uscita: "Il mio è un dolore che non finirà mai, non posso perdonare" . E qualcuno dei fedeli presenti alle esequie non ha accolto di buon grado l’appello del sacerdote e si è allontanato. Prima di chiudere la sua omelia, però, il parroco è tornato a rivolgersi all’intero quartiere: "È nostro compito educare alla bellezza della vita degli altri, che è il bene più prezioso".