Monza, non c’è la guerra dei taxi e in stazione è stato un equivoco

La categoria dei tassisti di Monza prende le distanze dalla lite di giovedì tra un autista Ncc e un utente di BlaBlaCar ritenuto abusivo.

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di Martino Agostoni

Non c’è la guerra dei taxi a Monza, né è presente in città il fenomeno dei tassisti abusivi. E l’episodio accaduto giovedì mattina fuori dalla stazione può essere archiviato come una lite, a cui sono seguite denuncia e controdenuncia, nata da una grossa incomprensione. Che è sfociata in una reazione esasperata da parte di un autista di una vettura Ncc (Noleggio con conducente) che ha confuso un utente di BlaBlaCar, la app più diffusa al mondo per la condivisione di passaggi in auto, con un tassista abusivo perché lì aveva appuntamento con due ragazze straniere dirette a Bergamo. Un episodio a cui, tra l’altro, i “veri“ tassisti di Monza, tre vetture presenti quella mattina nella loro area d’attesa fuori dalla stazione, hanno assistito come spettatori, richiamati inizialmente dall’autista Ncc che sosteneva di aver beccato l’abusivo.

La lite vera e propria tra l’autista Ncc e l’utente BlaBlaCar, con accuse reciproche di aggressione e danneggiamenti alle auto, è poi accaduta al semaforo tra via Arosio e corso Milano e spetterà alle forze dell’ordine definirne le responsabilità.

Ma intanto da parte dei tassisti monzesi, chiamati in causa dalla ricostruzione fatta dall’autista Ncc, vengono prese le distanze rispetto a quanto accaduto. E soprattutto non viene data conferma di problemi con tassisti abusivi o altre situazioni di concorrenza sleale. Lo spiega Fabrizio Lanzanova, presidente della cooperativa Radio Taxi Monza, l’unica che svolge il servizio pubblico in città con 24 vetture con licenza rilasciate dal Comune. "Non c’è un fenomeno di tassisti abusivi a Monza – dice – e nel caso si dovesse verificare qualche episodio collaboriamo attivamente con la Polizia locale. Quando si vede qualcuno che esercita abusivamente lo segnaliamo e, nei casi avvenuti in passato, gli interventi sono sempre stati fatti velocemente".

Per la categoria dei tassisti è un po’ diverso invece il rapporto con le “app“, con le nuove possibilità offerte da piattaforme online per condividere passaggi più o meno simili ai servizi tradizionali o al noleggio con conducente. Ma dopo il “caso Uber“ degli anni scorsi e la regole introdotte in questo settore "non abbiamo problemi con app come BlaBlaCar – aggiunge Lanzanova – Certo resta un settore delicato e molto vario e servirebbe una legislazione con regole ancora più chiare".