Meda, salvò suo figlio: mamma ora insegna agli altri le tecniche di disostruzione

Viviana Venturini ha raccontato la sua esperienza per sottolineare l'importanza delle manovre di soccorso pediatriche

Viviana Venturini

Viviana Venturini

Meda (Monza e Brianza), 5 giugno 2019 - È riuscita a salvare il suo bambino dalla morte per soffocamento e oggi insegna agli altri genitori cosa fare i caso di emergenza.

C’è tanto cuore nelle manovre salvavita di Viviana Venturini, protagonista lunedì sera in Sala Civica Radio, dove è partito il progetto di primo soccorso pediatrico del gruppo giovanile di Avis Meda. La serata aveva come scopo la sensibilizzazione sul corretto uso del pronto soccorso per il bambino e i rudimenti delle manovre di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Oltre ai 30 volontari, il medico e l’assessora Alessia Villa, un centinaio di genitori, nonni e curiosi hanno riempito la sala. Ha aperto la serata la medese Viviana Venturini, che ha parlato per la prima volta della sua esperienza.

Due anni dopo avere frequentato lo stesso corso Avis, ha potuto salvare il suo piccolo Valentino che all’età di un anno stava per morire soffocato. "Sono felice di aver frequentato il corso. Il mio bimbo Valentino ora è sano e vispo ed ha 2 anni e mezzo – spiega Viviana Venturini, 42 anni, informatica e mamma –. Era la mattina del 24 ottobre del 2017, il giorno prima il mio ultimogenito ha spento la sua prima candelina e abbiamo fatto una grande festa. La mattina dopo, come sempre ho rotto i suoi biscotti nello yogurt. Dopo avergli dato qualche cucchiaino, Valentino ha cominciato a tossire. Poi ha continuato sempre più forte sino a smettere di respirare. Ho preso uno spavento terribile e in quel momento mi è presa angoscia e paura e mentre chiamavo Lalle (mio marito Alessandro) lo vedevo perdere la vita. In quei folli momenti mi sono ricordata di avere partecipato a ben due corsi di disostruzione pediatrica. Da una parte c’era la mamma che era spettatrice del suo bimbo che stava per soffocare, dall’altra la tecnica teorica. Non ricordo se fossi lucida, ma ho messo in pratica ciò che avevo imparato al corso. Ho salvato la vita al mio Valentino che oggi ha 2 anni e 8 mesi".

Con un grande applauso la sala ha abbracciato Viviana. Non è una donna qualunque: è forte e solare, ma soprattutto coraggiosa. "Mi piace dire che ho tre figli – spiega – anche se il mio primogenito Lorenzo, che è nato nel 2012 con una cardiopatia congenita, a otto mesi è volato via, non ha superato un altro intervento. Poi è arrivata Andrea nel 2014, la nostra bimba, e Valentino è nato nel 2016. Come ho fatto a superare il dolore? Voglio parlare solo di vita e io e il mio compagno che a breve convoleremo a nozze abbiamo deciso di creare nel 2013 il comitato AMA.LO. In questi spazi ludici prende forma “Mettiamoci in gioco”, un progetto dell’Orizzonte di Lorenzo Onlus nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale di Bergamo, che prevede il finanziamento di educatori professionali che accompagnano i volontari in una continua formazione pedagogica. Io e mio marito organizziamo eventi a Meda e Seveso per la raccolta fondi. Questa è stata la cura alla perdita. Ma io ho tre figli".

Chiunque volesse conoscere l’associazione e sostenerla economicamente può andare sul sito www.amalo.net.