CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Marleen, codista di professione. È arrivato il turno delle riflessioni

Al Binario 7 di Monza lo spettacolo dedicato al tema dell’attesa in un mondo che vive sempre di corsa "Spunti comici e politici sulla questione dell’identità, il valore del lavoro e la paura di fermarsi".

Marleen, codista di professione. È arrivato il turno delle riflessioni

Marleen, codista di professione. È arrivato il turno delle riflessioni

Una riflessione sul valore del lavoro e sulla paura dell’attesa. È “La codista“, lo spettacolo scritto e interpretato da Marleen Scholten (nella foto), vincitore del Premio nazionale drammaturgico “Antonio Conti“ e selezionato in Olanda per il Theaterfestival 2022 come uno dei dieci migliori spettacoli dell’anno, che sarà in scena domani alle 20.30 al Binario 7. È parzialmente basato sulla storia vera di Giovanni Cafaro, un milanese che aveva perso il lavoro e si era inventato il mestiere del ‘codista’, cioè una persona che si mette in coda per altri a pagamento. L’attrice Marleen Scholten costruisce un nuovo testo sul tema dell’attesa. In questi tempi in cui corriamo sempre, siamo sempre presenti e attivi e cerchiamo di non perdere nessuna occasione, Scholten riflette sull’idea di fermarsi, mettersi in coda e aspettare, per altri. Nella coda si trovano il caos, le incomprensioni, la rabbia, le domande, la noia, il sollievo e semplicemente il rapporto tra esseri umani, fermi in uno spazio con un solo obiettivo comune: aspettare il loro turno. “La codista“ è una riflessione trasparente, comica e politica sulla questione dell’identità, il valore del lavoro e la paura dell’attesa. Magari la risposta non si trova sempre il minuto dopo. Insieme al suo pubblico la codista aspetterà il suo turno. Biglietti disponibili online: intero 15 euro, ridotto 12 euro, under 18 6 euro. Mentre sabato, alle 21, in sala Chaplin, si continua con “Classic&Jazz“. Max De Aloe (armonica cromatica), Roberto Porroni (chitarra) e Tommy Bradascio (batteria) presentano un repertorio da Bach a Rameau in jazz. Un fil rouge accomuna periodi e stili lontani proposti da musicisti di diversa estrazione in singolare accostamento strumentale, con un tributo alla grande stagione musicale americana impersonata da Layton, Bacharach e Metheny e ai successi che hanno dato loro notorietà mondiale. Biglietto intero 15 euro, ridotto 12.

Mentre domenica alle 16, Max Pederzoli è in scena in Sala Chaplin per Teatro+Tempo Famiglie con “Il gran Ventriloquini“. Racconta la storia di Ventriloquini, un artista in decadenza capace solo di raccontare brutte barzellette ma che, grazie allo stimolo dei suoi pupazzi, riuscirà a rinnovarsi e a stare al passo con i tempi. Una produzione neoclassica, adatta per tutte le età, in cui il virtuosismo si accompagna alla risata e diventa un veicolo per parlare dell’amicizia e dell’importanza del dialogo democratico all’interno di un gruppo. Biglietti disponibili online: intero 8 euro e under 14 a 4 euro.