L’incubo del cemento. Altri palazzi e negozi: "Basta costruire: via Milazzo soffoca"

Residenti mobilitati contro il piano approvato dalla Giunta. Si schierano anche Legambiente e i Comitati di quartiere. "Abbassate le case da 7 a 4 piani. Di attività commerciali siamo pieni".

L’incubo del cemento. Altri palazzi e negozi: "Basta costruire: via Milazzo soffoca"

L’incubo del cemento. Altri palazzi e negozi: "Basta costruire: via Milazzo soffoca"

Ancora cemento. Nuove edificazioni all’orizzonte in via Milazzo. I residenti della zona sono molto preoccupati degli impatti futuri sul traffico e l’inquinamento per la nuova colata di cemento in arrivo. Ed è partita la mobilitazione, con il sostegno di Legambiente Monza e del nucleo promotore del Comitato di via Milazzo/Manara. Il Piano attuativo adottato dalla Giunta comunale il 25 gennaio prevede "impattanti edificazioni in un’area industriale dismessa posta tra le vie Manara, Milazzo, Don Giovanni Verità e il Canale Villoresi". Gli abitanti del quartiere hanno aperto gli occhi su quello che li aspetta: 23mila metri cubi di residenziale, cioè 200 nuovi abitanti (con circa 150 auto), 450 metri cubi riservati a terziario e 650 metri quadrati destinati al commerciale. I negozi di vicinato probabilmente avranno un futuro incerto data la già prevista presenza di un nuovo centro commerciale di 2.500 metri quadri al Rondò dei Pini, a soli 300 metri di distanza. A preoccupare è anche l’altezza dei nuovi edifici previsti (saranno di 7 piani) che incomberanno a soli 26 metri di distanza sulla storica Cascina delle api, già individuabile nel catasto teresiano del 1722 e nelle mappe successive.

"I nuovi palazzi – la critica del Comitato – disattendono le indicazioni previste dal Piano di governo del territorio del 2017 e del 2022, secondo cui l’altezza prevista è di 4 piani e l’amministrazione comunale, nella fase di negoziazione del Piano attuativo, aveva il dovere e il potere di chiedere all’operatore di attenersi a quella indicazione". "Quel Piano – ricorda Giorgio Majoli, coordinatore dei comitati cittadini – è stato adottato dalla Giunta a fine gennaio e poi pubblicato per consentire di esporre eventuali osservazioni.

Il Coordinamento delle associazioni e dei Comitati di Monza ne ha inviate ben dodici, a inizio marzo, chiedendo che vengano rispettati le altezze previste (4 piani) e tutti gli altri parametri indicati nel Pgt, che non vengano monetizzate le aree destinate a servizi (standard) e che non vengano realizzate le opere aggiuntive. Anzi, che vengano ridotte le volumetrie del Piano attuativo per mitigare l’impatto economico di quell’intervento". Da ultimo "chiediamo che nel Piano venga inserito lo spazio verde al di là del canale Villoresi, un primo tassello del futuro Parco del Villoresi che comprende le aree agricole fino a viale Lombardia. Anche le aree di sosta previste, solo in apparenza incrementate, in realtà non saranno sufficienti a colmare l’aumento di auto che circoleranno nell’area, già tormentata dalla sosta selvaggia". Ha concluso l’incontro uno dei residenti, Daniele Capelletti che ha illustrato con passione alcuni aspetti storici di San Biagio e Triante. Gli attivisti si ripropongono di attuare nuove iniziative che coinvolgano gli abitanti del quartiere.