Le sale mitologiche di Palazzo Trotti e poi il tour nel casino di caccia

Ci sono ancora posti per le visite guidate nella sede del Municipio di Vimercate e nel borgo di Oreno

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di Barbara Calderola

Edizione speciale di Ville Aperte: la kermesse compie 20 anni e apre in via eccezionale alcuni fra i monumenti più preziosi del territorio con sei mesi di anticipo sull’appuntamento autunnale. A Vimercate è protagonista Palazzo Trotti, a disposizione del pubblico sabato 23 aprile e domenica 1 maggio le splendide sale mitologiche dell’antica dimora nobiliare, sede del Municipio. Ma ci sono ancora solo 64 posti disponibili, in pochi giorni le adesioni sono andate a ruba. La città è meta anche di uno degli itinerari offerti dall’organizzazione, "Oreno, il borgo delle ville", un tour di 2 ore (solo il 23 aprile, alle 10 e alle 14.30, biglietto: 10 euro con radiocuffie; 5 euro per under 12, partenza da via Piave 8, prenotazioni 0396659488 tutti i giorni 10-13 e 15-17) ) con le guide dell’associazione Art-u. "Non potevamo mancare l’appuntamento – dice Elena Lah, assessore alla Cultura – nelle 19 edizioni precedenti la manifestazione ci ha regalato numeri lusinghieri e notorietà: qui sono arrivati più di 60mila appassionati in 3mila visite guidate con 44mila 185 biglietti venduti, 150 eventi collaterali più di 20 luoghi aperti con itinerari dedicati".

E nel fine settimana si torna alla scoperta dei gioielli custoditi nel nido del conte Giovanni Battista Secco Borella, che a metà del Seicento con il feudo fece costruire il palazzo, che poi prese il nome dei successori che porta ancora oggi: Trotti, signori del borgo fino al 1739. Qui, si sono avvicendati artisti celebri, il più famoso è il ticinese Giuseppe Antonio Orelli che ha affrescato le stanze di rappresentanza col suo stile barocchetto. L’eccellente stato di conservazione delle opere, i soffitti dipinti, la quadreria, i camini e gli arredi ne fanno uno dei più felici esempi di casa signorile nella Lombardia settecentesca. Alzando lo sguardo ci si può perdere nel mito di Semiramide, di Angelica e Medoro, di Atalanta, di Cleopatra, la sala decorata dal pavimento al soffitto capace di regalare un’emozione indimenticabile a chi posa lo sguardo per la prima volta sulle sue pareti. Stesse promesse per il tour orenese fra il celebre Casino di caccia Borromeo con gli affreschi quattrocenteschi e le loro "historiae" di dame e cavalieri per passare agli esterni di Villa Gallarati Scotti, a piazza san Michele, fino al chiostro e al giardino del Convento di San Francesco, dove varrebbe la pena di fare un salto anche solo per vedere lo splendido glicine al massimo della fioritura in questi giorni. Una meraviglia fra leggenda e natura in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato a otto secoli fa.