CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Le parole disegnano nuovi mondi: "Fate l’amore con la grammatica"

Vera Gheno al Manzoni di Monza con un monologo accompagnato dagli studenti musicisti dello Zucchi "Bisogna recuperare un rapporto intimo con la nostra lingua madre per difenderla da nemici immaginari".

Le parole disegnano nuovi mondi: "Fate l’amore con la grammatica"

Le parole disegnano nuovi mondi: "Fate l’amore con la grammatica"

Nuovo appuntamento per la rassegna UmanaMente, il ciclo di conferenze che indaga aspetti particolari dell’essere umano e del pensiero con il contributo di esperti del mondo scientifico e della cultura. Domenica alle 20.30, sarà ospite al teatro Manzoni la linguista Vera Gheno (nella foto) con una riflessione dal titolo “Grammamanti. Immaginare futuri con le parole“. Vera Gheno si interrogherà sul senso di amare la grammatica e l’eloquio corretto. "In un mondo di sedicenti “grammarNazi“ – osserva la professoressa – c’è bisogno di recuperare un rapporto intimo, quasi carnale, con la propria lingua madre. Amarla significa difenderla da nemici immaginari, celebrarla in ogni frase, scegliere con cura ogni parola. Vuol dire smettere di pensare a come si “devono“ dire le cose e spalancare la mente a come si “possono“ dire". Vera Gheno è ricercatrice all’Università degli studi di Firenze e insegnante di Didattica delle lingue moderne, sociolinguista, saggista e traduttrice e ha collaborato con l’Accademia della Crusca. La serata godrà dell’accompagnamento musicale degli studenti del liceo musicale Zucchi che proporranno la “Rapsodia in blu“ di George Gershwin“ a cura di un quintetto di clarinetti. La serata sarà un arricchimento per gli appassionati della lingua italiana e per i giovani musicisti del liceo un’occasione di esibirsi davanti a un pubblico vasto. La rassegna è organizzata dall’associazione culturale Novaluna, Thuja lab, Generazione senior, Cadom, Associazione Zefiro, La Meridiana, Emergency, Scuola Paolo Borsa, insieme con il Comune di Monza. In particolare il ricavato della serata (10 euro a biglietto, direttamente al botteghino o tramite il sito www.teatromanzonimonza.it ) verrà devoluto all’Associazione Zefiro e al Cadom, il centro che accoglie e indirizza le persone vittima di violenza di genere. L’ultimo appuntamento con UmanaMente è per il 5 maggio con Telmo Pievani. Il ricavato andrà a sostegno di Emergency. Tema centrale: “Perché le razze umane non esistono, ma il razzismo sì“. La specie Homo sapiens è fatta da una sola grande popolazione che condivide più del 99,9% del Dna.

Le diversità tra i popoli sono di tipo culturale e linguistico. La scenografia degli eventi sarà l’opera dell’artista Carlo Guzzi “Le Impronte dell’Anima“. Il tema portante di UmanaMente è “Elogio alle diversità“. "Ciascuno dei relatori intervenuti – commenta l’Assessora alla Cultura Arianna Bettin – affronta il tema della pluralità dell’esperienza umana, tracciando una distinzione fra ciò che ci rende differenti e per questo unici, degni di rispetto e riconoscimento e ciò che ci costringe in una condizione di diseguaglianza sociale".