Le nuove pagelle, un rebus faticoso da risolvere

L’inedito sistema per obiettivi è difficile da spiegare online soprattutto alle famiglie straniere

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Nuova pagella della scuola primaria: istruzioni per l’uso. "Avanzato, intermedio, base, in via di prima acquisizione", queste le definizioni che sostituiscono voti e giudizi nella pagella per formulare un giudizio descrittivo. Il tutto riportato per competenze, ad esempio per l’italiano questi parametri descrivono capacità di lettura, scrittura, esposizione verbale, capacità di fare domande. Per matematica si analizzano tabelline, conti a mente, probabilità, statistica, capacità di risolvere i problemi.

"Si tratta di una grossa innovazione che pone l’accento sul processo di apprendimento – commenta Anna Cavenaghi (nella foto), dirigente dell’Istituto comprensivo Anzani – ma non è possibile mettere in campo un’innovazione simile in tempo di pandemia, quando le riunioni sono più difficili, così come i contatti con le famiglie per spiegare il nuovo sistema. Inoltre la formazione dei docenti è biennale, si stanno preparando ma intanto devono passare, in corsa, alla nuova pagella. Si sta svuotando di significato un’innovazione importante".

Come spiega la dirigente, diventa difficile spiegare online alle famiglie modalità e finalità della nuova valutazione, soprattutto in istituti come l’Anzani dove la metà degli utenti è straniera e ha difficoltà linguistiche. Il ministero dell’Istruzione ha promesso di interloquire con le piattaforme più usate per le comunicazioni, inserendo spiegazioni tradotte in inglese, arabo, francese e cinese. In realtà poi nessun gestore riconfigura il sistema con le traduzioni. Inoltre, avendo strutturato le scuole in istituti comprensivi con continuità, tra primaria e secondaria si crea confusione: giudizi articolati fino alla quarta elementare; in quinta voti al primo quadrimestre, giudizi con diversi livelli al secondo; e poi di nuovo voti in prima media.

Come sottolinea Elvira Cretella, dirigente dell’Istituto comprensivo Foscolo, con il nuovo metodo l’insegnante riesce a personalizzare la didattica secondo i bisogni del singolo, "ma abbiamo avuto la comunicazione ufficiale a dicembre. Per fortuna le nostre pagelle erano già per obiettivi in vista del nuovo sistema".

Cristina Bertolini